TERMOLI – Nel segno della memoria e della speranza, Termoli ha vissuto ieri, 25 aprile, le celebrazioni del 79° anniversario della Liberazione. La giornata, densa di eventi e riflessioni, si è aperta al Parco Comunale, dove l’ANPI locale ha invitato la comunità a un ricordo partecipato e colorato. L’obiettivo? Mantenere vivi i valori di libertà, uguaglianza e democrazia, frutto del sacrificio di chi combatté contro la dittatura nazifascista, e promuovere una ferma condanna verso ogni forma di violenza.

Durante l’evento, la consigliera comunale Marcella Stumpo ha condiviso un messaggio, richiamando le parole del professor Barbero: «Ascoltavo stamattina un intervento del professor Barbero, che veramente con una semplicità disarmante, ha detto che ”chi non vuole dichiararsi antifascista sta praticamente dichiarando pubblicamente di essere fascista, perché non esiste alternativa!”. Antifascisti significa avere rifiutato il regime che ci aveva portato alla dittatura e alla guerra, e significa arrivare a questo rifiuto da tutte le fonti possibili: da quelle della Chiesa Cattolica, da quelle dell’esercito, da quelle del Partito Comunista e da quelle del partito d’azione; ed è per questo che è veramente rivoltante dovere sentire dopo 79 anni esponenti del governo e capi del governo che fanno fatica a pronunciare questa parola. Noi non ci stancheremo mai di dirla, io idealmente mi sento vicina alla grandissima manifestazione di Milano, che stava partendo quando sono uscita di casa, e che spero veramente sia enorme per dimostrare a chi ritiene che si possa mettere sullo stesso piano la barbarie e la civiltà, che non è così e che noi saremo sempre lì a impedirlo, ma vogliamo farlo con i bambini che sono la nostra speranza, vogliamo farlo con le pietre dipinte da loro, con gli alberi che pianteremo, gli alberi del partigiano dal fiore rosso e dal frutto rosso e poi facendo anche un pranzo insieme, perché dividere qualcosa da mangiare significa sentirsi ancora più vicini e lo faremo leggendo qualche piccola storia della Resistenza che abbiamo voluto ritrovare, perché è particolare… poi tanta musica se la corrente regge. Buon divertimento e buon 25 aprile a tutti.”

La giornata di commemorazione ha trovato un secondo momento culminante in Piazza Vittorio Veneto, dove si è svolta la consueta manifestazione con la deposizione di una corona di alloro al Monumento ai Caduti di Tutte le Guerre. Qui, il vicesindaco Nicola Balice ha ricordato l’importanza del sacrificio dei concittadini per la libertà, ribadendo il legame indissolubile con la Carta Costituzionale: “Alle autorità militari alle autorità civili e a tutte le associazioni intervenute e ai cittadini che sono qui presenti numerosi. Questo è un momento importante è il 79º giorno della memoria, la 79ª volta che noi commemoriamo un evento importantissimo forse essenziale, come accadimento civile: Il sacrificio di tanti nostri concittadini che con la morte ci hanno liberato dall’oppressione, ci hanno ridato la libertà. Si chiama liberazione, liberazione è un concetto essenziale per arrivare alla libertà, perché non c’è libertà, non ci sarebbe stata Libertà, senza la liberazione e non avremmo avuto la Carta Costituzionale a cui noi oggi siamo tanti legati e che dobbiamo rispettare”. 

Balice ha anche richiamato l’attenzione sui conflitti attuali, esortando a non voltarsi dall’altra parte e a lavorare insieme per la pace: È un momento storico importante, un momento in cui dovremmo tutti avere la consapevolezza che la pace sia il primo valore da rispettare e invece l’anno scorso abbiamo parlato di venti di guerra, che avevano colpito e stanno tutt’ora lacerando il ventre e il cuore d’Europa. Oggi, invece di avere consapevolezza che forse quegli eventi dovevano terminare prima, ci ritroviamo a parlare di altri venti di guerra in aree a noi vicine, magari meno culturalmente, ma a noi vicine, in aree dove tanti bambini stanno perdendo la vita e tanti focolai di guerra si stanno riaccendendo, per cui non giriamoci, non voltiamoci dall’altra parte, non siamo omertosi, cerchiamo con la nostra preghiera,  col nostro pensiero di stare vicino a queste persone e di creare le condizioni tutti insieme per tornare alla pace e alla libertà. Grazie a tutti per essere intervenuti e buona festa della Liberazione”.

Le celebrazioni termolesi del 25 aprile hanno dunque riaffermato con forza il legame indissolubile tra passato e presente, tra la memoria dei sacrifici compiuti per la libertà e la speranza di un futuro di pace e di giustizia. In un mondo ancora segnato da conflitti e divisioni, Termoli rinnova così il suo impegno a custodire e trasmettere i valori della Liberazione.

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