TERMOLI – Il “Figlio…di Iorio” è in pieno fermento. Tutte le mattine va a curare i lavori della Scala a Chiocciola. Per ogni gradino demolito un… vagìto di gioia, di soddisfazione: è l’inizio della NERONIADE! “Ce l’abbiamo fatta! Roma…oh, pardon,Termoli brucia! Cominciamo dalle cose piccole!”. Ancora una volta, ne va di mezzo la popolazione che prima ha pagato per farla costruire e ora sta pagando per farla demolire (sic!). La fretta e un piano urbano fumoso fanno si che si facciano interventi sempre a spese della comunità. Come è accaduto per il viadotto abbattuto di recente. Chissà, magari il prossimo sindaco farà spostare più in là la scala e ricostruirà il viadotto… E poi. C’è ancora Sgarbi che deve…passare per darci la sua approvazione, dirci cosa dobbiamo e non dobbiamo fare e indicare la prossima vittima… urbana da immolare alla sua arroganza culturale. Questo archetipo della cultura italiana che va distribuendo giudizi a destra e a manca. A pagamento, naturalmente!
Ma veniamo a cose più serie.
Mi hai scritto che “ nel 2002 fu approvato (e mai realizzato) un progetto per un parcheggio sotto Piazza S. Antonio che doveva essere eseguito dalla società NIDACO. La quale, per il “mancato permesso a costruire” chiese 6 milioni di euro. L’intervento prevedeva la realizzazione di una serie di strutture che, a tuo avviso, “deturpavano i luoghi”. Io non voglio entrare nel merito di un progetto ormai abbandonato e desueto perché non giudicato idoneo, dico però che sarebbe opportuno riproporre un concorso d’idee e vedere se c’è la possibilità di rivedere questa decisione che hai ritenuta negativa e sostituirla con un’altra più idonea.
Di contro proponi un parcheggio in piazza Monumento inserito nel piano della viabilità approvata dai commercianti che ”all’ unanimità hanno condiviso l’idea; per il cui contributo e incarico professionale – dici tra l’altro – seguiremo la procedura del Project financing”. Cioè finanziato da privati! In poche parole…in italiano vuol dire che oltre ai commercianti lo pagheranno anche i cittadini con ulteriori aggravi sulle tasse. E aggiungi che “…l’opera rientra nel piano urbano del traffico, liquidato dall’architetto termolese Marco D’Errico, che ha previsto in centro altri due parcheggi: in Piazza Bega e Sotto piazza Garibaldi”. Che con quello in via Trieste e in via Campania, completano il quadro dei parcheggi: in un raggio di meno di 100 metri, avremo ben 6 aree di parcheggi!
Termoli sarà la città più …parcheggiata del Molise!
Su quello di Piazza Monumento abbiamo già detto e scritto: molto dispendioso e improbabile per le sue connessioni e implicazioni tecniche di esecuzione. Inoltre, non si può costruire un parcheggio in centro solo perché la gente deve andare a fare shopping sul Corso Nazionale! Sarebbe più giusto che alla sua funzione di centro commerciale esso aggiungesse anche la possibilità di un luogo d’incontri, un Agorà, un centro culturale, se non vogliamo trasformare il centro in una serie di negozi, un emporio per “balocchi e profumi”. Come si diceva all’inizio, il vero Rinascimento, quello culturale, si vede anche e soprattutto dalla rinuncia di certe scelte. Altrimenti, il nostro resterà sempre un paese dove, all’insegna del “Panem et cincenses”, si celebreranno solo le feste dell’ “Agosto Termolese”.
In conclusione, dopo aver presentato le due idee progettuali, si bandisca un referendum: Parcheggio in Piazza Monumento o in Piazza S. Antonio (con rifacimento dell’ ex Villa Comunale)? This is the question!
Questa si chiama: DEMOCRAZIA!