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Il consigliere regionale Michele Iorio CAMPOBASSO _ In seguito ad un esposto presentato dall’Italia dei Valori, presso la Prefettura di Campobasso, il Consiglio dei ministri ha disposto, con un decreto, la sospensione di Michele Iorio dalla carica di consigliere della Regione Molise, in seguito alla condanna a un anno e sei mesi per abuso d’ufficio. Le ragioni del provvedimento sono da ricercarsi sull’incandidabilità a cariche elettive e di governo di Michele Iorio alle ultime elezioni regionali, in base al  decreto sulle “liste Pulite”, poichè Michele Iorio fu condannato in primo grado per la nota vicenda Bain & Co.

Oggi alle ore 15.00, nella sede del Consiglio regionale, a Campobasso in Via IV Novembre 86, il senatore Michele Iorio terrà una conferenza stampa sul provvedimento di sospensione dalla carica di Consigliere regionale.

6 Commenti

  1. molto contenti
    Sono molto contento della decisione della prefettura. Un uomo condannato, seppure in primo grado, è vero che rimane ancora non colpevole quindi non va messo in galera, ma consentirgli funzioni pubbliche, questo no. Rimane l’amarezza del comportamento dell’attuale presidente, che avrebbe espresso vicinanza e solidarietà.Incominciamo molto male caro Frattura, molto molto male, ricordati che il m5s è vicino, e presto sarai spazzato via anche tu.

  2. Ho letto d qualche parte che l’ex governatore:
    – per effetto del decreto poteva essere candidato, poteva essere eletto ma se, come è accaduto, i cittadini lo mettono a sedere tra i banchi del Consiglio, deve aspettare 18 mesi e la conclusione del processo;
    – in questo periodo di sospensione, e questo è veramente paradossale, prenderà anche un’indennità da consigliere sospeso vale a dire una specie di disoccupazione per gli eletti congelati.
    Senza entrare nel merito della vicenda ed esprimere giudizi pro o contro l’interessato non posso fare a meno di constatare che solo nel nostro paese finiscono col pagare solo i contribuenti e si permette che succedono certe cose che raccontate fuori dai confini nazionali farebbe ridere (o piangere) chiunque.