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CAMPOBASSO _ Premesso che il 30.07.2008 sei consiglieri regionali presentarono un interrogazione con risposta orale e scritta alla Giunta Regionale sul tragico decesso sul lavoro di un cittadino rumeno, Radu Gheorghe, bracciante agricolo di 35 anni in possesso di regolare permesso di soggiorno e da tempo residente a Torremaggiore (FG); Considerato che l’infortunio mortale avvenne nelle campagne di CAMPOMARINO (CB) nel mentre decine di operai, probabilmente stranieri non assunti e non in regola, lavoravano insieme a Radu Gheorghe, e che fossero irregolari, spiega perché nessuno gli prestò soccorso, nessuno chiese aiuto e tutti scapparono via lasciandolo in fin di vita in una cunetta dove venne ritrovato molte ore dopo; Tenuto presente che insieme ai colleghi Natalini, Bonomolo, Pangia, Totaro e Romano, il 31.07.2009 inviammo una nota di cordoglio all’Ambasciatore della Romania in Italia, Dott. Razvan Victor RUSU, per farla giungere anche alla famiglia ma per via della carenza di dati il Capo Delegazione Consolare Dott. C. Dumitrescu con fax del 3.09.2008 ci comunicò l’impossibilità di rintracciare in patria un recapito dei familiari del lavoratore;

Visto il mio successivo sollecito scritto del 5.09.2008 inviato all’Assessore al Lavoro, al Sindaco di Campomarino, al Comando Stazione Carabinieri del medesimo Comune e alla Procura della Repubblica di Larino (CB) con cui evidenziavo la necessità di adottare iniziative e avere dati più precisi su Radu Gheorghe e ricevuto un solo riscontro via fax da parte del Procuratore Dott. N. Magrone del 25.09.2008 in cui mi si indicavano generalità più complete dell’operaio e confermavano la presenza in Italia di suoi familiari; Tenuto conto che nella seduta del Consiglio Regionale del 23.09.2008 si discusse l’interrogazione sui gravi fatti di Campomarino col duplice obiettivo di trattare sia il caso specifico che la più generale condizione di insicurezza dei lavoratori stranieri impegnati nelle campagne di raccolta in Basso Molise;
Accertato che grazie alla rete internet in cui sono rintracciabili gli atti e i riferimenti summenzionati i familiari di Radu Gheorghe sono riusciti a contattarmi telefonicamente evidenziando che a distanza di 15 mesi dall’accaduto nessuna Istituzione Italiana si era attivata in loro aiuto, salvo il Comune di Torremaggiore (FG) per un importo di 500 euro finalizzate al rimpatrio della salma in Romania;

Verificato che l’operaio aveva correttamente consegnato alla ditta pugliese i propri documenti di lavoro per l’assunzione ed era in regola col permesso di soggiorno o ogni altra formalità essendo, tra l’altro, anche cittadino dell’Unione Europea e quindi in diritto di accedere a ogni tutela di legge;
CHIEDO 1) se l’Assessore Regionale al Lavoro non intende avviare una propria istruttoria per accertare i fatti e agire a nome delle Istituzioni del Molise in ogni sede a tutela dei familiari di Radu Gheorghe;
2) se la Regione Molise non ritenga di intervenire direttamente nei confronti di tutte le Autorità preposte perché venga riconosciuta la rendita INAIL in favore della moglie e della figlia del lavoratore;
3) di sapere quali iniziative a distanza di un anno sono state assunte per monitorare l’impiego di clandestini e di extra-comunitari irregolari provenienti dalla Puglia nelle operazioni di raccolta di prodotti agricoli in Basso Molise;
4) di conoscere se è stata promossa un azione concertata tra l’Ispettorato del Lavoro, l’ASREM, i servizi ispettivi di INPS e INAIL, le Forze di Polizia e la Regione Molise per debellare il fenomeno del lavoro nero e irregolare in agricoltura, 5) di essere informato circa l’opportunità di avviare un confronto inter-assessorile tra i responsabili del Lavoro, della Sanità e dell’Agricoltura, finalizzato a individuare insieme alle rappresentanze imprenditoriali e sindacali di settore un protocollo d’intesa che agevoli il rispetto dei contratti collettivi nazionali e le norme di prevenzione e sicurezza nelle aziende agricole regionali.

                                                                                                                                                 Michele Petraroia