Gli interessati avevano espletato le pratiche burocratiche presso il Comune di Termoli per il quale erano in regola ma non quelle, anch’esse obbligatorie, presso l’Agenzia demaniale della regione. Dunque permessi a metà quelli esibiti ai Carabinieri della Motovedetta e, per tale motivo, i militari hanno proceduto con il sequestro preventivo dei manufatti. La motovedetta dell’Arma è impegnata da alcune settimane nei controlli alle diverse costruzioni sul litorale nord della città e fino a questo momento sono diverse le irregolarità venute a «galla».
Una requisizione, di recente, è stata effettuata anche a Rio-Vivo davanti l’ex Hotel Somerist dove erano in corso la realizzazione di un manufatto anch’esso bloccato e la titolare della ditta è stata denunciata alla Procura di Larino.
Si moltiplicano, infatti, le irregolarità commesse da imprenditori edili durante l’edificazione di costruzioni nei punti più belli di Termoli, nelle zone strategiche della spiaggia, affacciate sulla battigia tra il verde degli alberi presenti. Per la popolazione, però, si sta esagerando. Gli ambientalisti, in particolare, puntano il dito contro la «colata di cemento» in cui si è trasformato il lungomare nord di Termoli disseminato di costruzioni irrispettose della natura. L’ultimo episodio ha visto la distruzione delle dune del posto. Vicenda che ha fatto infuriare i volontari di Ambiente Basso Molise.
Precisazioni
Si, ma perchè l’ufficio tecnico comunale, che è l’ente preposto al rilascio dei permessi, non ha fatto presente a quelle Ditte che era necessaria l’autorizzazione demaniale? A me sorge il dubbio, che neanche loro erano a conoscenza della necessità di tale autorizzazione, figuriamoci se potevano saperlo le Ditte costruttrici!!!!! Ora bisognerà perdere altri 30 giorni per acquisire il parere, e i lavori possono riprendere. Perchè non c’è nessun abuso edilizio, ma solo una dimenticanza da parte dell’ufficio tecnico, che dovrebbe stare più attento al suo lavoro!!
Per ovviare alle cosiddette “colate di cemento”, non bisogna piangere dopo, ma se la volontà è limitare lo sviluppo urbanistico in certe aree, è intervenire in fase di redazione dei piani regolatori, che sono gli strumenti di controllo urbano, dicendo che in quelle aree è vietata l’edificazione. Se certe zone si dice che sono edificabili, non capisco questi piagnisteri a posteriori!!