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Esaminando la delibera di Giunta regionale n. 712 del 30-12-2014 veniamo a conoscenza che il tunnel si inserisce tra le opere di “viabilità a servizio delle aree urbane a maggiore densità abitativa”; scorrendo l’elenco degli interventi ci aspettavamo, quindi, di trovare progetti consimili a quello destinato per Termoli ovvero, come li definisce Sbrocca, “opere di nuova viabilità” escludendo “asfalti o altri”. E invece “asfalti o altri” vi sono. Infatti gli altri soggetti attuatori hanno preferito destinare codesti denari pubblici in opere di sistemazione o messa in sicurezza di strade comunali, già esistenti, interne ed esterne al centro abitato e perfino nel completamento di un percorso pedonale di un terminal autobus. E’ quindi evidente che la progettazione del traforo è imputabile ad una vera e propria decisione della giunta comunale, a pensar bene, o all’esaudire di un vecchio e folle “capriccio Ellenico” a cui non si può rinunciare, a pensar male.
Non riteniamo opportuno, quindi, sperperare un capitale pubblico di cinque milioni di euro, in un progetto antistorico, giustificandolo con il falso problema del traffico veicolare; per la città urgono interventi di ben altra natura che le consentano di riacquisire il decoro urbano e che le riconsegnino finalmente la dignità che merita. Per tali motivi riteniamo che il Sindaco Sbrocca abbia NON risposto alla signora Anna e con lei a tutti i cittadini termolesi che si preoccupano, giustamente e consapevolmente, delle sorti della propria città. Affermiamo, con forza, che il Sindaco Sbrocca nella sua NON risposta, sia stato completamente fuorviante rispetto a quali siano i reali vincoli posti dalla Regione Molise al fine dell’utilizzazione dei succitati fondi.
L’unico DOVERE di un Sindaco è quello di rispettare i diritti dei propri concittadini perseguendo l’onestà e la trasparenza. Valori intorno ai quali è ruotata tutta la campagna elettorale dell’allora candidato Sindaco piddino che, una volta eletto, ricalcando le orme del fiorentino sindaco d’Italia, si è trincerato dietro un’opaca cortina di reticenti no possumus e autoritarie delibere.
Ma come suggerisce Lev Tolstoj: “chi descrive il villaggio descriverà il mondo”……..e noi continueremo a farlo.
Movimento 5 Stelle