GUGLIONESI _ Si svolgerà oggi presso la sala del Teatro Comunale “Fulvio” in Guglionesi (Cb), alle 17.30, il secondo incontro relativo al Percorso di Formazione Socio-Politico realizzato dalla Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali coadiuvata dalla Caritas Diocesana e dall’Ufficio Diocesano della Pastorale Sociale e del Lavoro. Il tema del convegno sarà: “Laici cristiani, costruttori di bene comune”, relatore il prof. Giuseppe Savagnone, docente di Storia, Filosofia e di Educazione e Formazione alla Politica. Introdurrà i lavori mons. Gianfranco De Luca, vescovo della diocesi di Termoli-Larino. Questo percorso di formazione, iniziato lo scorso 26 ottobre con l’intervento del prof. Franco Miano, presidente nazionale di Azione Cattolica, vuole rispondere all’invito di papa Benedetto XVI di impegnare i cristiani nella politica e nella ricerca del bene comune.
Così si esprime Benedetto XVI ai fedeli di Carpineto Romano nel discorso dello scorso 10 novembre: “Non stancatevi di affidarvi a Cristo e di annunciarlo con la vostra vita, in famiglia e in ogni ambiente perché è questo che gli uomini anche oggi attendono dalla Chiesa. Come Leone XIII, Pontefice della prima enciclica sociale, la “Rerum novarum”, anche voi cercate il rinnovamento dell’impegno dei cattolici nella società”; ed ancora, al punto 5 della nota dottrinale circa l’impegno dei cattolici nella vita politica, stilata dall’allora prefetto dalla Congregazione per la Dottrina della Fede card. Joseph Reitzinger, si legge“La vita in un sistema politico democratico non potrebbe svolgersi proficuamente senza l’attivo, responsabile e generoso coinvolgimento da parte di tutti, “sia pure con diversità e complementarità di forme, livelli, compiti e responsabilità” [24 novembre 2002].
Dai documenti ecclesiali è quindi di prima necessità l’impegno dei cattolici in politica anche al fine di porre in atto quell’”Agenda di speranza per il futuro del paese” programmata a Reggio Calabria in occasione della Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, dal cui documento è possibile estrarre: “Il bene comune impegna tutti i membri della società: nessuno è esentato dal collaborare, a seconda delle proprie capacità, al suo raggiungimento ed al suo sviluppo. Il bene comune esige di essere servito pienamente, non secondo visioni riduttive subordinate ai vantaggi di parte che ne possono essere ricavate, ma in base ad una logica che tende alla più larga assunzione di responsabilità”. (C.D.S.C. n. 167)