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TERMOLI _ Odg in Consiglio comunale a Termoli della minoranza su ricerche di idrocarburi davanti costa molisana che, secondo il centro sinistra di Termoli, sarebbero state autorizzate dalla Regione Molise.

Questo l’ordine del giorno:
Premesso che: sia il territorio di Termoli sia le acque dello specchio di mare che bagna Termoli sono interessati da ricerche di idrocarburi e che la Regione Molise oltre che il Ministero dell’Ambiente hanno dato le relative autorizzazioni ai primi saggi; che l’attività estrattiva dell’oro nero (petrolio) in mare o nel terreno potrebbe compromettere in modo irreversibile l’ecosistema marino e terrestre; che i benefici economici che il Governo trae dalla svendita del proprio territorio sono irrilevanti e per nulla compensativi dei rischi che il territorio potrebbe subire dalle ispezioni sismiche e dalle trivellazioni;

Atteso che: non possono valere le rassicurazioni del Ministero competente circa il sistema non invasivo della ricerca e della trivellazione dei fondali marini, quando si è a conoscenza che negli ultimi anni si sono verificati gravissimi incidenti, non ultimo quello accaduto nel Golfo del Messico, i cui danni ambientali causati dalla fuoriuscita di petrolio sono irreversibili;

Considerato che: il Governo si dimostra insensibile ad ascoltare la voce del popolo che invoca con forza il “Principio di precauzione” alla tutela preventiva dell’interesse pubblico ambientale;

Visto che: l’airgun è una tecnica di ispezione dei fondali marini, per capire cosa contiene il sottosuolo. Consiste in spari fortissimi e continui, ogni 5 o dieci minuti, di aria compressa che mandano onde riflesse da cui estrarre dati sulla composizione del sottosuolo. Spesso, però, questi spari sono dannosi al pescato, perché possono causare lesioni ai pesci, e soprattutto la perdita dell’udito. Questo è molto grave perché molte specie ittiche dipendono dal senso dell’udito per orientarsi, per accoppiarsi e per trovare cibo. Già in provincia di Foggia ci sono stati degli spiaggiamenti (i sette capodogli morti a Peschici – n.d.r.) che potrebbero essere dovuti a queste tecniche pericolose”; un gruppo di ricercatori canadesi in un’analisi condotta dal Dipartimento della Pesca del governo hanno dimostrato la correlazione tra l’esplosione da suoni di elevata potenza generati dall’airgun condotte nel 2001 e nel 2003 dalla Repstol, compagnia petrolifera spagnola, e lo spiaggiamento di calamari giganti sulle coste, nei quali sono stati osservati danni ad organi interni; l’Agci-Agrital Sicilia, associazione di categoria, più volte ha detto che:” Con airgun e trivelle si rischia di arrecare un danno economico enorme a un settore vitale per l’economia della Sicilia”;

Sottolineato che: le Istituzioni locali non possono rimanere impassibili ad aspettare le possibili azioni devastanti delle suddette prospezioni di ricerca ed estrattive di idrocarburi che potrebbero colpire il patrimonio ambientale del nostro territorio e del mare; il Molise è una zona sismica e che le estrazioni di petrolio e di gas contribuiscono a rendere ancora più instabile il terreno. Microterremoti dell’ordine di 3 o 4 gradi della scala Richter si sono registrati in varie zone del mondo non sismiche, e anche in Basilicata, a causa dell’attività petrolifera. In alcuni casi, le conseguenze sono state più gravi. La ditta Schlumberger riporta uno studio in cui le estrazioni di idrocarburi in Russia hanno portato a terremoti anche di grado 7 della scala Richter. O come accaduto a Basilea, dove le trivellazioni hanno scatenato un terremoto di grado 5.4 della scala Richter; l’estrazione e la raffinazione del petrolio è un processo che costa acqua. Ogni Paese che estrae l’oro nero è costretto a sprecare miliardi di litri di un bene ancora più prezioso. Le compagnie petrolifere della contea di Kern, in California, hanno calcolato che servono otto barili di acqua per produrre un barile di petrolio. Anche un bambino della scuola elementare arriva a capire che non ci andiamo a guadagnare molto. il signor Pietro (lucano) dice:“..da quando c’è il petrolio non vengono più fuori le insalate di una volta. Il grande problema è che non possiamo neanche lasciare questo terreno, perché o nessuno lo vuole oppure, nel migliore dei casi, saremmo costretti a venderlo ad un prezzo troppo basso”;

IL CONSIGLIO COMUNALE DI TERMOLI (CB) VISTA la proposta di deliberazione posta all’ordine del giorno;

UDITA l’esposizione del relatore e la conseguente discussione; ESPRIME ferma contrarietà a qualsiasi operazione di ricerca e di estrazione di idrocarburi nel mare Adriatico e sul territorio termolese; INVITA il Sindaco a rappresentare la presente decisione nei confronti del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministero dell’Ambiente e a mettere in atto ogni azione possibile per evitare che ci siano ipotesi di ricerca petrolifera; Il Presidente della Provincia di Campobasso e il Presidente della Regione Molise ad intervenire con qualsiasi atto e attività per bloccare anche le fasi di indagine; DELIBERA INOLTRE di inviare il provvedimento in questione a tutti i Comuni interessati alle indagini, affinché venga fatto proprio ed approvato dai rispettivi Consigli comunali e inviato con urgenza al Ministero dell’Ambiente. 

I consiglieri Paolo Marinucci, Daniele Paradisi, Filippo Monaco, Antonio Russo, Mario Di Blasio, Francesco Caruso, Antonio Giuditta

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