CAMPOBASSO – Questa mattina il Consiglio regionale ha approvato una mozione presentata dal Pd e sottoscritto anche da me e dalle colleghe Aida Romagnuolo e Filomena Calenda avente ad oggetto “Emergenza Covid- 19 in Molise”.
La mozione originale però è stata modificata da un emendamento che io e Filomena Calenda abbiamo deciso di presentare nel corso del dibattito e rientrante negli interventi strutturali per l’emergenza Covid.
Ho ritenuto opportuno mettere da parte la politica facendo un intervento da medico. Criticando, è vero, la gestione ospedaliera di questa emergenza. Da un punto di vista tecnico.
La mia posizione non rappresenta una novità. Da settimane ripeto che non ci può essere promiscuità dei pazienti e che il Molise deve dotarsi di un centro Covid che non può essere il Cardarelli di Campobasso. E questo per un motivo semplice: il Cardarelli è l’unico centro hub della nostra regione per le patologie ordinarie e tempo dipendenti.
Insomma, l’esperienza del Coronavirus andrà avanti ancora per molto tempo e il Molise non può attendere settimane per organizzare la rete ospedaliera mettendo a disposizione tutti gli spazi necessari sia per coloro che malauguratamente hanno bisogno della terapia intensiva per il Covid, né si possono però trascurare gli altri cittadini che hanno bisogno di cure a prescindere dal Coronavirus. Oggi in Molise le persone non si curano e se arrivano in ospedale lo fanno all’ultimo minuto. Prova ne è il numero nettamente ridotto dei ricoveri negli ospedali. Il tutto non dipende dal fatto che improvvisamente i molisani stanno bene. I cittadini hanno semplicemente paura di contagiarsi, essendo questo virus principalmente nosocomiale.
Per questo motivo ho presentato, insieme alla collega Calenda, l’emendamento alla mozione che prevede Larino centro Covid. Una tesi che sostengo da settimane appunto, sposata anche da altri specialisti del settore e che rispecchia le direttive del ministero della Salute che chiede di individuare un Centro che sia solo covid. Ma la mozione va ben oltre. Se Larino è individuato centro di emergenza, avendo già la rianimazione che deve essere potenziata, e la camera iperbarica, Venafro deve essere individuato centro Covid per i pazienti con lievi sintomi o in isolamento.
Ovviamente questa organizzazione, connessa anche all’aumento dei casi di contagio, deve prevedere nel più breve tempo possibile, la riorganizzazione dei servizi laboratoristici con personale idoneo sia per i test sierologici rapidi che per i tamponi.
Infine, ma non per importanza, la mozione impegna il presidente della Giunta regionale in qualità anche della sua funzione di “Commissario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID- 19” ad accorciare i tempi delle assunzioni di personale medico e del comparto in base alla capienza dell’attuale pianta organica, senza indugi e con avvisi pubblici in attesa di concorso, oltre alle assunzioni pro tempore già in atto del personale così detto Covid.
Do atto al presidente della Regione di aver voluto finalmente ascoltare ed approvare questa soluzione.
Spero si realizzi in tempi rapidissimi.
Michele Iorio