Le sue pareti, un tempo simbolo di prestigio, ora trasmettono soltanto il silenzio di una storia dimenticata.
TERMOLI – Nel cuore della città, il Palazzo Crema si erge come un monumento sfregiato dal tempo: un tempo dimora illustre, oggi è il simbolo dell’abbandono che avvolge anche la storica scalinata del folklore. Quest’ultima, palcoscenico di manifestazioni estive, risente della decadenza del palazzo, con il suo fascino ormai offuscato da un’atmosfera di trascuratezza.
Costruito negli anni ’20, Palazzo Crema è legato indissolubilmente alla scalinata realizzata su iniziativa del podestà Cieri nel 1939. Distrutta dai bombardamenti e ricreata in legno, la scalinata è testimone dell’evoluzione urbana di Termoli. La famiglia Crema, che risiedeva al primo piano nobile, era attiva nella città con un laboratorio di lavorazione della calce e una falegnameria in Via Carlo Croix.
Oggi, il palazzo, nonostante la sua architettura in mattoni a facciata vista e i balconi in stile romano, si presenta in uno stato indecoroso e molto fatiscente. Le sue pareti, un tempo simbolo di prestigio, ora trasmettono soltanto il silenzio di una storia dimenticata. Vuoto dal 1983, il palazzo attende un intervento di restauro che possa ridargli vita e funzione, in un contesto urbano che continua a celebrare la sua ricchezza culturale e storica.