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CAMPOBASSO _ Michele Coralbo, consigliere comunale di Campobasso del movimento Costruire democrazia, interviene sul tema scottante della sede regionale sull’area ex Romagnoli. “Il Tar Molise ha finalmente messo la parola fine sulla spiacevole vicenda della Palazzo della Regione sull’area ex Romagnoli, che, insieme a Massimo Romano denunciamo da due anni, ormai ed è stato cavallo di battaglia della nostra campagna elettorale e di decine di associazioni civiche ed ambientaliste di Campobasso.

Sarebbe troppo facile dire “avevamo ragione!” quando criticavamo l’operato dell’ex Sindaco e dell’attuale Governo Regionale denunciando che non possono, solo due o tre persone, decidere le sorti urbanistiche di una città e soprattutto non si possono assumere decisioni così rilevanti sul tessuto urbano senza un coinvolgimento pieno del Consiglio comunale e della città.
 
Per questo, al’indomani della sentenza n. 184 del Tar Molise, chiediamo al Sindaco Di Bartolomeo di invitare la Regione a desistere da questa operazione urbanistica che il giudice amministrativo ha deciso essere totalmente illegittima, e soprattutto di restituire la parola ai cittadini affinché si pronuncino sulla soluzione migliore. Per questo, il capogruppo di Costruire democrazia in Consiglio comunale, Michele Durante, ha già depositato una proposta di regolamentazione del referendum cittadino, già previsto dallo Statuto comunale, affinché siano i cittadini a decidere, seppur a grandi linee, dove localizzare il Palazzo della Regione, nonché a decidere se aprire o meno al traffico il corso e via Ferrari.”

“In ogni caso – conclude Corallo – abbiamo presentato in Consiglio comunale una proposta di mozione che impegna il Sindaco a prendere atto della illegittimità degli atti del cd. masterplan, dunque a desistere dalla sede Romagnoli, e lasciare che a scegliere l’area siano i cittadini, mediante referendum ovvero altra consultazione popolare.”