Sotto il cielo plumbeo di Civitanova Marche, il Termoli disputa una delle partite più surreali e beffarde del campionato.

CIVITANOVA MARCHE – Sulla carta è uno scontro diretto per la salvezza e i giallorossi di Mosconi scendono in campo determinati e con l’obiettivo dichiarato di vincere. D’altro canto, la Civitanovese, più in basso di tre punti e in piena zona retrocessione, non starà certo a guardare e cercherà in queste ultimissime partite di campionato di “vendere cara la pelle”.
Il tecnico giallorosso schiera la formazione tipo, senza particolari variazioni rispetto alle ultime partite. Confermato il duo d’attacco Volpe e Cancello. La difesa ruota invece attorno ai solidi centrali Magnani e Hutsol, quest’ultimo con la fascia da capitano al braccio. Sicignano, ancora non nel pieno della forma, siede comunque in panchina.
L’avvio vede le squadre concentrate e senza voglia di prendersi rischi eccessivi: la posta in palio è alta. Ma, all’ottavo minuto, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il Termoli passa in vantaggio. La palla battuta da Mariani pesca dalla parte opposta, poco fuori area, Esposito che, con una magnifica bordata, batte il portiere marchigiano Petrucci.
La partita adesso si fa in salita per la Civitanovese, che reagisce in modo flebile e poco incisivo, ben contenuta dai giallorossi. Bisogna arrivare al 24’ minuto per vedere un tiro in porta dei marchigiani, su calcio di punizione, Foglia colpisce di testa in area, ma il suo tiro è debole e centrale, facile preda dell’estremo difensore termolese Palombo.
Dopo una decina di minuti, su azione di rimessa del Termoli, è Keita ad involarsi sulla fascia sinistra e servire rasoterra in area sottoporta, dove c’erano Ricci e Volpe pronti a battere a rete, ma i difensori marchigiani anticipano e sventano la minaccia. Si va così al riposo, senza altre emozioni o azioni degne di nota.
La ripresa parte senza sostituzioni e grosso modo con gli stessi assetti in campo. La Civitanovese sotto di un gol sembra più volenterosa in campo, mentre il Termoli controlla con agilità, cercando di non distrarsi e di colpire in contropiede.
Al 50’ minuto è il marchigiano Foglia a colpire dalla distanza, ma il tiro è fuori misura. Dopo qualche minuto, ci prova Buonavoglia, che si allunga verso il limite dell’area termolese e tira in porta, ma la conclusione è debole e facilmente agguantata da Palombo.
Al 62’ minuto arriva il raddoppio del Termoli. È Volpe a conquistare caparbiamente palla a centrocampo e ad andar via verso la porta avversaria, l’attaccante giallorosso sferra un fendente all’incrocio dei pali, dove Petrucci non può arrivare.
Nel frattempo, esplode una vibrante contestazione degli ultras rossoblu della Civitanovese contro la propria società, con copioso lancio di fumogeni e petardi in campo. Questo comporterà una temporanea sospensione del gioco.
La partita sembrerebbe apparentemente ormai chiusa in favore degli ospiti giallorossi, ma purtroppo non sarà così.
La Civitanovese attua diverse sostituzioni, dando un assetto più offensivo alla squadra e tentando di giocarsi il tutto per tutto. Mosconi, che già è stato costretto a cambiare nei primi minuti della ripresa l’infortunato Ricci con Oliverio, è costretto a sostituire anche quest’ultimo con Allegretti, dopo che si fa male a seguito di un contrasto.
Ma intorno all’85’ minuto i cambi che forse hanno più negativamente inciso nell’equilibrio del centrocampo della squadra: richiama Keita ed Esposito in panchina ed inserisce Ferchici e Arduini. Richiama, poi, anche Cancello e inserisce Zammarchi: sostituzione comprensibile “rinfrescare” una punta a pochi minuti dalla fine, che possa anche lavorare in copertura. Tuttavia, poteva essere forse più opportuno richiamare Volpe che sembrava più scollegato dalla squadra (l’attaccante aveva speso tantissimo e comunque disputato un’ottima partita).
Come se non bastasse, il direttore di gara, il signor Gabriele Framba della sezione di Torino, decreta ben nove minuti di recupero: un’enormità. Comunque, giustificati dalla sospensione del gioco e dai diversi infortuni, che hanno richiesto l’intervento delle barelle in campo.
La Civitanovese a questo punto si butta in avanti con la forza della disperazione e praticamente si stabilizza nella metacampo del Termoli. Il centrocampo giallorosso pare praticamente evaporato. In pieno recupero, al 93’ minuto, su cross dalla distanza in area di D’Innocenzo, Palombo in uscita, smanaccia tra un paio di avversari, però la palla viene recuperata da Franco che con un bel diagonale insacca. La Civitanovese accorcia le distanze e il Termoli a questo punto crolla emotivamente e va nel panico.
I marchigiani assediano la porta dei giallorossi: passano un paio di minuti e su lungo lancio da centrocampo dell’onnipresente D’Innocenzo verso l’area del Termoli, Hysaj interviene in copertura di testa, ma il suo maldestro e incomprensibile disimpegno è un ghiotto assist in area per Villa che, a due passi dalla porta, deposita la palla in rete.
La Civitanovese al 95’ minuto pareggia incredibilmente e recupera. Come da pronostico, queste si rivelano le partite più difficili e più imprevedibili, tuttavia, arrivare in pieno recupero con due gol di vantaggio e farsi rimontare è qualcosa che ha dell’assurdo, ma tant’è.
Un vero peccato, poiché il Termoli ha disputato una buona partita e i ragazzi hanno lottato con impegno e senza risparmiarsi. Restano perplessità su alcune sostituzioni, che spesso scompaginano gli schemi in campo in momenti cruciali, o comunque, non danno i giusti tempi ai nuovi innesti di inserirsi adeguatamente nella squadra.
Adesso, il Termoli galleggia nel pieno della zona rossa e domenica prossima incontrerà al Cannarsa la Fermana, fanalino di coda della classifica. Si dovrà vincere senza se e senza ma, se si vuole ancora sperare di permanere nella categoria.















































