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“Si assiste perfino alla fuoriuscita di acqua dal tetto del trabiccolo, perché di treno non si può parlare, tanto che per la discesa bisogna fare lo slalom per evitare di bagnarsi” dichiara una viaggiatrice. Lo stesso disagio si vive nell’autobus di rientro a Termoli dal capoluogo pugliese delle ore 17.30, nel quale per diversi giorni non ha funzionato l’impianto di condizionamento raggiungendo temperature superiori ai 35 gradi.
“Se fosse almeno ripristinata la possibilità di effettuare gli abbonamenti ai treni a lunga percorrenza con estensione regionale, per poter salire anche su frecce e intercity a prezzi agevolati per chi è costretto a viaggiare per lavoro – hanno fatto sapere dal comitato Termoli-Foggia -, si ridurrebbero in parte i disagi”.
Il Comitato pendolari chiede alla Direzione Regionale di Trenitalia e all’Assessore ai trasporti della regione Puglia, Giannini, di intervenire per porre rimedio a vigilare su questo “scempio” e di inserire nella tratta Termoli-Foggia un materiale idoneo, consentendo ai viaggiatori di raggiungere la giusta dignità di essere pendolari.