E così, passeggiando lungo il percorso completa di illuminazione pubblica, rete fognaria ed un manto asfaltato, può capitare di imbattersi in diverse pozzanghere. Pozze, più o meno estese, che danno non pochi problemi ai tanti ciclisti e pedoni che assediano il Lungomare durante il giorno. “Non sono riuscito a pedalare sulla pista ciclabile a causa delle condizioni in cui versa – commenta un appassionato di mountain bike – Ci sono diverse pozzanghera che mi impediscono di effettuare un giro fluido. Per evitarle sono costretto ad invadere il marciapiede pedonale, rischiando di far male a me stesso o ad altri”.
Nonostante la presenza di tombini e tubi per lo scolo delle acque, questi ultimi forse troppo piccoli, risulta difficile riuscire a camminare e, ancor più, pedalare. I condotti posizionati sulla pista, proprio accanto al marciapiede che la separa dal percorso automobilistico, risultano essere completamente otturati dalla sabbia portata dal vento, rendendo vani gli scopi per i quali sono stati costruiti. La naturale pendenza del manto, infine, fa in modo che la pioggia invada quasi completamente la pista rendendo impossibile qualsiasi attività.