Polemiche mensa scolastica Termoli, l’Assessore Cocomazzi risponde alle accuse

TERMOLI _ A chiarimento delle notizie apparse sugli organi di informazione in ordine a paventati ritardi per l’apertura delle mense scolastiche, nonché in relazione a denunciati aumenti spropositati del costo dei buoni posti a carico degli utenti, interviene l’assessore alle Politiche Sociali Michele Cocomazzi. “Non si comprende come mai si insinuino all’interno degli organismi di rappresentanza scolastica e tra le famiglie notizie del tutto infondate, che lasciano trapelare esclusivamente un atteggiamento strumentale posto in essere da parte di facinorosi che amano diffondere informazioni fuorvianti con l’unico intento denigrante di spandere preoccupazione e destabilizzazione tra le famiglie degli scolari, già impegnate a sobbarcarsi impegni e ansie ben più gravi. Ma per amore di verità e con l’intento di ristabilire serenità sull’argomento credo sia utile precisare quanto segue.

1- E’ bene, innanzitutto, tranquillizzare gli utenti e le loro famiglie circa il dato che nel mese di ottobre p.v., salvo complicazioni, intorno alla prima decade, così come per pressi consolidata, la mensa scolastica sarà operativa. Il servizio, stante la scadenza a giugno del mandato della precedente ditta appaltatrice, è oggetto di una nuova gara di assegnazione in appalto. La Commissione di aggiudicazione, allo scopo costituita, sta, in queste ore, esaminando con un lavoro alacre e minuzioso la documentazione pervenuta dalla sette imprese che hanno partecipato alla gara. Si badi bene, sette imprese rispetto alle quattro del precedente bando, e tutte di caratura nazionale, circostanza questa che rende assolutamente minuziosa e cavillosa l’opera attenta dei commissari, impegnati a valutarne la consistente mole di documentazione da queste fatta pervenuta, giacché si tratta di consorzi tutti di alto livello organizzativo e qualitativo. Dunque, un impegno gravoso che, evidentemente, impone la necessità di tempo ma, soprattutto, di attenzione.

2- Ulteriore circostanza oltremodo infondata fatta circolare è quella relativa ad un consistente aumento del costo dei buoni mensa che passerebbero dall’attuale importo di € 3,00 a quello di € 5,00!!!! Ovvero, un aumento che raggiungerebbe il 70% dell’incremento. Notizia del tutto falsa e tendenziosa. L’importo di €. 5,00 è il prezzo posto a base d’asta, si badi bene, al ribasso, nella gara di appalto, ma comprensivo della quota di compartecipazione a carico del Comune di Termoli. Che significa? Che la Ditta che si aggiudicherà l’appalto della mensa proporrà un prezzo complessivo del costo del pasto di per sé inferiore ad € 5,00 che, a sua volta, detratto della quota di compartecipazione del Comune imporrà agli utenti un aumento che non supererà le poche decine di centesimi. Ricordo come già tre anni fa l’amministrazione di centrosinistra ha provveduto ad un aumento da € 3,00 ad € 4,00 inclusa la compartecipazione del Comune, importo in percentuale di per sé nettamente superiore all’incremento che verrà applicato sul presupposto dell’attuale base d’asta.

Questi chiarimenti erano dovuti anche per replicare alle esternazioni proposte da neo appartenenti a formazioni di centrosinistra, a cui si chiede maggiore attenzione nella diffusione di notizie distorte. Non vorrei che sin dagli esordi in nuove configurazioni di appartenenza, alcuni, che reputo amici seri, facessero l’errore perseverato purtroppo da più esperti galoppini, di cavalcare cavalli zoppi, destinati solo, per inconferenza ed inconsistenza di notizia, a proporre la classica gara del ciuccio. Non facciamo, di una competizione elettorale, il luogo del classico rimpiattino su notiziuole di bassa lega per la loro improbabile fondatezza.

La mensa scolastica è e resta un argomento di tutto rispetto che godrà fino in fondo, nella sua gestione, della massima attenzione delle istituzioni. Aiutiamoci, invece, reciprocamente a proporre un dibattito su basi dialettiche fondate nel tentativo, spero condiviso dai più, di restituire alla politica gesti di etica e di rigore morale che spesso si perdono nei meandri di interessi eccessivamente personalistici ed opportunistici via, per alcuni, di scorciatoie pericolose assolutamente improbabili, che nulla lascino di positivo e costruttivo all’agone per la gestione del bene comune”.