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Chi fa politica cerca solo il “proprio” benessere economico!
MeterePoliticaTERMOLI – La “Questione Morale” postulata da Enrico Berlinguer è diventata oggi di capitale importanza e non si può proprio transigere da questo principio. La politica è diventata un “affare”, un “lavoro” che, se non è redditizio, “non si fa!”.
Non vogliamo fare della morale spicciola. Chi “corre” per occupare una poltrona lo fa solo perché sa che quando vi si è “assiso” vuole ottenere solo dei vantaggi economici.
Un deputato non prende meno di 15.000 euro al mese, pari  a circa 30 milioni delle vecchie lire. Quale altro lavoro renderebbe tanto? Nessuno! E allora la corsa alla “poltrona”, se si vuole far soldi, è obbligatoria…!

 
Quasi sempre quei 15.000 euro non bastano nemmeno! Infatti, tutti gli onorevoli hanno altri vantaggi, quali: viaggi gratis, auto blu  (fornita dal proprio ministero), riduzioni alla mensa del parlamento (dove un pranzo completo viene a costare massimo 11 euro) e il parrucchiere o barbiere (cinque/dieci euro).  Inoltre, per gli addetti ai…lavori e ai…favori, è facile approfittarsi di un appalto. fare un “piacere” retribuito con una mazzetta o una bustarella! 
Democrazia Cristiana docet! 

Oggi, quasi tutti i partiti  lo fanno. Il catamarano Termoli Jet, negli ultimi due anni d’attività, non ha effettuato neanche dieci viaggi ed è attraccato nel nostro porto a prendere la ruggine. Si ha paura d’intraprendere nuovi interventi! Di qualsiasi tipo (vedi il Ponte sullo Stretto di Messina  oppure il “famigerato nostro Tunnel”), perché si pensa che parte dei finanziamenti finiranno nelle tasche di quei politici che l’hanno appoggiati o in quelle di amici compiacenti.

MeterePoliticaVersiAbbiamo il…”privilegio di essere  uno dei paesi più corrotti del mondo!  Altro che “mafia, “camorra” o “ndrangheta”! Alcuni nostri politici sono stati invischiati, più di una volta, in ognuna di queste tre “disgrazie” che ci affliggono da oltre un secolo.. Tanto, c’è l’immunità parlamentare…!  Il potere e il denaro hanno corroso anche  qualche cervello intelligente che si era avvicinato alla politica con intenzioni oneste. Altri, viceversa, alla prima occasione propizia, hanno mostrato le loro vere intenzioni con: tradimenti (Mastella), voltafaccia (Scilipoti), compravendita di onorevoli da utilizzare all’ultimo momento per far valere il proprio voto di maggioranza (Berlusconi). Sono solo alcuni  esempi.

Il popolo, quando va a votare, prende come esempio chi in politica ha accumulato ricchezze… “Quello si che ci ha saputo fare!”.  É  un fenomeno di “mala-politica” che avviene  in tante altre nazioni anche molto lontane da noi. Ma non per questo ci possiamo consolare. Donald Trump  ne è un esempio: tutti pensano che votarlo significhi  diventare ricchi e  potenti come lui. È SUCCESSO ANCHE DA NOI!

E tutto ciò, a fronte di pensionati che, dopo aver  lavorato e versato contributi per 40 anni, si ritrovano con una pensione di 500 euro al mese! 
È UN VERO SCANDALO!!

E siamo noi che le abbiamo votate queste “sanguisughe”! Votare è un dovere prima di essere un diritto; ma è altrettanto vero che è un diritto-dovere non essere presi per i…fondelli tutte le volte che si va a votare!

Concludo questo mio breve scritto, con un sonetto dedicato all’argomento, che termina con un certo ottimismo rivolto solo ai politici onesti…se ancora ce ne sono!
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Saverio Metere
Saverio Metere è nato a Termoli il 23 settembre del 1942. Vive e lavora a Milano dove esercita la professione di architetto libero professionista. Sposato con Lalla Porta. Ha tre figli: Giuseppe, Alessandro, Lisa. Esperienze letterarie. Oltre ad interventi su libri e quotidiani, ha effettuato le seguenti pubblicazioni: Anno 1982: Lundane da mazze du Castille, Prima raccolta di poesie in vernacolo termolese; anno 1988: I cinque cantori della nostra terra, Poeti in vernacolo termolese; anno 1989: LUNDANANZE, Seconda raccolta di poesie in vernacolo termolese; anno 1993 da Letteratura dialettale molisana (antologia e saggi estetici–volume primo); anno 1995: da Letteratura dialettale molisana (antologia e saggi estetici–volume secondo); anno 2000: I poeti in vernacolo termolese; anno 2003 (volume unico): Matizje, Terza raccolta di poesie in vernacolo termolese e Specciamece ca stá arrevanne Sgarbe, Sceneggiatura di un atto unico in vernacolo termolese e in lingua; anno 2008: Matizje in the world, Traduzione della poesia “Matizje” nei dialetti regionali italiani e in 20 lingue estere, latino e greco.