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ipad21CAMPOBASSO – Ventinove persone denunciate dalla Polpost del Molise per reati vari commessi sul web. Per 12 persone, alcune in concorso tra loro, di cui 6 di nazionalità straniera, residenti tra il Molise ed altre regioni d’Italia, sono state è arrivato il deferimento per accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico e frode informatica. L’inchiesta è scattata all’indomani di segnalazioni di cittadini che avevano rappresentato operazioni di addebito non riconosciute sulle proprie carte di credito o conti correnti bancari.

Gli indagati, dopo essersi procurati i codici d’accesso in modo fraudolento, li avevano illecitamente utilizzati per effettuare bonifici o scommesse online su conti-gioco intestati a loro o a prestanome, beneficiando dei relativi proventi, ottenuti anche a seguito di vincite, riversandoli su altre carte postepay allo scopo di renderne difficile l’individuazione. In Molise i responsabili utilizzavano le somme sottratte per acquistare i “voucher” emessi dall’Inps, buoni lavoro utilizzati per remunerare prestazioni di lavoro occasionale.

Questi venivano successivamente riscossi da complici o prestanome in modo tale da ostacolare l’individuazione dei flussi di denaro. Per gli stessi reati sono stati denunciati altri 4 stranieri. Questi avevano utilizzato somme di denaro prelevate dalle carte per acquistare on-line biglietti ferroviari, aerei e di autobus sulla tratta nazionale e internazionale o per effettuare ricariche telefoniche. Sempre per lo stesso reato altre 3 persone, in concorso tra loro, residenti sia nella provincia di Campobasso che in altre regioni, sono state denunciate poiché avevano pagato premi di polizze rc auto on-line utilizzando codici di carte di credito altrui.

Una donna, invece, residente in altra regione, è finita nel mirino della Polpost per l’utilizzo dello strumento di pagamento dell’ex compagno con il quale ha fatto shopping online. Altre 4 persone, di cui 2 residenti in provincia di Campobasso e gli atri fuori regione, sono state deferite per truffa poiché attraverso l’utilizzo di alcuni noti siti internet di e-commerce, avevano postato delle inserzioni attraverso cui proponevano la vendita fittizia di borse e telefoni cellulari ma una volta intascati i soldi non avrebbero inviato la merce. Per 5 persone, invece, è scattata la diffamazione on-line commessa su social network o attraverso l’invio massivo di email.    

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