TERMOLI – Piazza Monumento, in un caldo pomeriggio d’autunno, con temperatura decisamente estiva, dei militanti del carroccio, forza Italia e fratelli d’Italia sono scesi in campo per chiedere una firma sotto un gazebo «contro l’immigrazione incontrollata» – che a loro dire – “sta trasformando in emergenza una situazione già drammatica”. Nella piazza della realtà non sono mancati gli attivisti di sinistra, dopo le tante voci e le polemiche che si sono levate in merito sui social, con scritte nero su bianco: «Sulla pelle il sudore ha lo stesso colore».
Sulla contro-protesta di sinistra e sulla situazione locale, che di recente ha visto ospitare meno di un centinaio di profughi presso l’hotel Modena, Francesco Roberti di forza Italia ha commentato: “Finalmente sono scesi in piazza anche i tutori dei diritti umani, mi sembra strano però che i tutori di diritti umani vogliono questo tipo di accoglienza dove stipano dentro un plesso cento immigrati a sol scopo di far fare guadagno alle consorterie sociali molto vicino a qualche partito e che con quei guadagni foraggiano questi benedetti partiti. Noi invece siamo qui per dire NO a questo tipo di accoglienza, No allo sfruttamento dell’accoglienza e No all’utilizzo dell’immigrato come sistema di lucro, perché sappiamo bene quali sono le cifre che girano intorno a questi centri di accoglienza. Basti pensare che cento immigrati fruttano un lordo di 1milione e 200mila euro alla cooperative socialieche si aggiudica l’appalto che al netto delle spese incassa in un triennio 1 milione e mezzo di euro. Credo che questa non sia ne accoglienza e ne solidarietà tutto questo è semplicemente lucrare sulla pelle e sulla disgrazia di tanta gente”.
Ma la presenza in piazza del gruppo di attivisti di sinistra non è passata inosservata, e sotto il controllo vigile delle forze dell’ordine, hanno lanciato «un messaggio diverso», come ad esempio quello di Leda Di Santo del collettivo anti-razzista: “Noi abbiamo pensato, come sta accadendo in altre parti d’Italia, di venire a cercare di lanciare un messaggio che è sicuramente l’opposto di quello che le destre stanno lanciando oggi in piazza. Un messaggio di antirazzismo, prima di tutto perché l’Italia ha una grande tradizione antirazzista e antifascista, il problema dell’Italia e della condizione degli italiani non sono sicuramente gli immigrati, è un falso quello che hanno detto loro nei comunicati e nel volantino perché loro parlano di immigrazione clandestina invece il problema dei rifugiati è un problema completamente diverso, quindi è un falso quello che loro oggi vengono a dire in piazza.”
usciamo dai luoghi comuni
Stiamo vivendo tutti una situazione di difficoltà e di confusione, fermo restando il diritto di tutti di manifestare il proprio dissenso, di fronte ad una osservazione sul modo in cui viene fatta l’accoglienza e sul fatto che forse qualcuno va lucrandoci si torna a parlare di antirazzismo e antifascismo ( ammesso che nel 2014 abbia senso parlare di antifascismo). credo che sarebbe più giusto smettere di far manifestazioni contro qualcosa ma per qualcosa perchè alla fine stiamo parlando non di idee ma di persone che non sono venute qui per una gita di piacere e certo per essere strumentalizzate ora da uno ora dall’altro. siamo di fronte ad una tragedia di dimensioni colossali che certo non risolveremo con gli slogan pro o contro, ma con una politica comunitaria che oggi manca quasi completamente.