“Allo stato attuale non c’è alcun elemento certo – ha proseguito Vaccaro – anche quando, per ipotesi, dovessimo accertare questo, poi bisognerà verificare per quale ragione questo si è verificato: ovvero se per un problema del vaccino o semplicemente per una reazione soggettiva della persona. Vorrei che la gente, l’opinione pubblica sia tranquilla su un duplice aspetto: oggi come oggi, non c’è nulla che dica che la morte sia dipesa dal vaccino. Tutti gli approfondimenti necessari li faremo, anche attraverso tecnici specifici: la nomina di un infettivologo ed un medico legale”.
Gli inquirenti hanno già prelevato la documentazione riferita a Rosa Zara e sono al lavoro per completare la fase preliminare degli accertamenti. “Abbiamo già acquisito e stiamo acquisendo tutta la documentazione necessaria, ascoltando le persone informate che possono dirci elementi circostanziali – ha spiegato ancora Vaccaro -. Poi ci sarà il dato fondamentale, l’autopsia con l’incarico dato ad un medico legale e un docente universitario in malattie infettive e, successivamente, attravero loro e l’esame dei vaccini che abbiamo sequestrato, se effettivamente come si sospetta, la morte sia ricollegabile alla somministrazione del vaccino. Successivamente si accerterà, qualora fosse ricollegabile, perchè il vaccino abbia provocato questo”.
Fino a questo momento sono stati sequestrati dai Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione di Campobasso 31 vaccini nello studio del medico di base di San Felice del Molise e disposta la riesumazione della salma di Rosa Zara, previsto per l’alba di mercoledì, giornata in cui sarà effettuato anche l’esame autoptico. L’inchiesta, condotta dal Procuratore capo, è per omicidio colposo contro ignoti.