TERMOLI – Folla continua giorno e notte, medici ed infermieri con il “contagocce”, lunghe ore di attesa per i pazienti e lavoro massacrante per i pochi operatori in servizio. Pronto soccorso San Timoteo: situazione drammatica. E’ stato letteralmente preso d’assalto il reparto d’emergenza dell’ospedale di Termoli nei giorni a cavallo del ferragosto. Nella nottata del 15 agosto con un solo medico in servizio ed una quarantina di utenti in sala d’attesa, si sono vissuti momenti di tensione altissima. Il nervosismo è arrivato alle stelle tra gli operatori e la stanchezza non ha dato tregua a nessuno.
“E’ ormai allucinante andare avanti in questo modo – ha dichiarato il personale in serivizio – tra la carenza di organico e le ferie, quì siamo rimasti in pochissimi. Ci possiamo contare sulle dita di una mano. La verità è che quest’estate il rinforzo che era necessario, chiesto ed elemosinato ad inizio estate da noi non è arrivato e le conseguenze si sono viste tutte in questi giorni, nella settimana di ferragosto come era prevedibile. In queste condizioni non è più possibile assicurare la qualità del servizio sanitario perchè siamo stanchi, dobbiamo coprire turni continui e non abbiamo più la possibilità di riposarci. Così è invivibile anche per gli stessi utenti”.
Ormai la sala d’attesa del pronto soccorso è sempre stracolma di utenti, per lo più turisti a fronte di un organico ulteriormente ridimensionato. Nella divisione sono 8 i medici ordinari rispetto ai 15 presenti necessari e per esempio presenti nel vicino ospedale di Vasto. “Dovremmo essere anche noi 15 – hanno proseguito i sanitari locali – ma questo gap non viene colmato. Sono anni che lo chiediamo invano. Per non parlare, poi, degli infermieri e degli ausiliari. Anche su questo fronte si apre un altro capitolo drammatico.
Di conseguenza il clima che si vive nel reparto è fortemente negativo anche per le grosse responsabilità che siamo chiamati ad addossarci ogni giorno per problemi non nostri ma che di fatto si riversano sul nostro operato. I pazienti se la prendono in modo anche violento con chi magari sta lavorando da 12 ore ininterrotte”. Dai “camici bianchi” dell’ospedale arriva un appello all’indirizzo del Presidente della Regione Paolo Di Laura Frattura chiamato in causa nella difficile “sopravvivenza” del reparto d’emergenza cittadino. “Quì c’è la paralisi per l’impossibilità di effettuare assunzioni ma così non si può andare più avanti – hanno concluso i medici -. E’ giunto il momento che il Governatore affronti questo problema non più a parole ma con i fatti ed inizi a prendere decisioni anche coraggiose”.
Il San Timoteo di Termoli è ormai al collasso ed i vertici regionali dell’Asrem tra ricorsi amministrativi e litigi di competenza, sono praticamente bloccati. “Rispetto alla paralisi esistente, il Presidente non può assistere in silenzio senza fare nulla. Noi ci rivolgiamo a lui perchè è in grado di poter scegliere il da farsi per migliorare l’attuale stato di cose nella consapevolezza che in queste condizioni non si può parlare di lavoro umano. Se in ospedale e nell’aserm esistono infermieri impegnati in altri ruoli perchè “imboscati” è allora arrivato il momento di assicurare il loro ritorno nelle corsie se non è possibile effettuare altre assunzioni. In ogni caso una soluzione deve intravedersi”.