Gli Imprenditori non sono necessariamente i capitalisti, i ricchi sfondati, gli sfruttatori. Il più delle volte sono persone che sono partite dal basso, e con spirito di abnegazione, coraggio, voglia di “intraprendere” sono riusciti a creare un’Azienda. Spesso un’Azienda familiare nella quale lavorano mogli, figli, nipoti. Aziende che accolgono con lo stesso clima familiare decine e decine di lavoratori del territorio. Questo è il tessuto di tante Imprese locali. Non dimentichiamoci che nel Nucleo Industriale di Termoli non ci sono solo la Fiat, le Chimiche e le varie Centrali. Ci sono decine di piccole e medie Imprese costituite da Imprenditori, anche molisani, i quali tutti i giorni lavorano a contatto con i propri lavoratori. All’alba sono già in Azienda, a tarda sera i loro uffici sono ancora illuminati.
Sono Imprenditori che oggi sono seriamente preoccupati per il proprio futuro e riportano a casa ansie, preoccupazioni, inquietudini. In tutta Italia si respira la crisi, ma qui in Molise è ancora più acuta se consideriamo i cronici problemi del difficile accesso al credito, dei costi bancari più elevati, delle scarse dotazioni infrastrutturali e tecnologiche, del rapporto inquinato con la Politica, che spesso spaccia diritti per favori ad personam.
La L.A.I. (Libera Associazione di Imprese), costituita da tante Imprese del Nucleo Industriale di Termoli, lancia un accorato appello alle Istituzioni regionali, provinciali, cittadine, al COSIB affinché si affronti con determinazione il drammatico momento attuale. Ogni Istituzione, per la parte di propria competenza, può fare molto. Il Governo Regionale e Provinciale con una seria Politica di sostegno, di rilancio e di Programmazione. Il Governo Cittadino non vessando le Imprese con balzelli iniqui e superati, tipo TARSU, ma garantendo al contrario servizi efficienti, ponderati e di qualità, il COSIB migliorando le condizioni delle Imprese nel Nucleo e agevolando la soluzione dei problemi.
La L.A.I. lancia un invito al confronto, alla concertazione, alla collaborazione. E’ tempo di accendere i riflettori sui problemi attuali delle Imprese, bandendo inutili discorsi partitici o faziosi. E’ tempo di lavorare insieme senza distinzioni strumentali ed antiquate. La posta in gioco è la salvezza di una fetta importantissima dell’economia locale.
Complimenti per l’esposizione del problema. Purtroppo non tutti comprendono le dinamiche del business e quindi le problematiche. Molti politici poi non hanno conoscenze appropriate per proporre strategie e correttivi.Cosa fare? Creare una associazione che riesca a ridisegnare il futuro ed incidere sul territorio chiedendo alle Istituzioni non soluzioni, che non sono in grado di offrire, ma l’implementazione delle azioni che si ritiene essere necessarie per superare le criticità del sistema.Questo in tutti i settori: dal turismo alla metalmeccanica.