“Manda un rifiuto secco alla Teramo Ambiente”. E’ la nuova campagna promossa dal periodico Info @ Consumatori. Un modo di manifestare civilmente il proprio dissenso non alla raccolta differenziata, ma al sistema Porta a Porta che si è adottato a Termoli, alla disorganizzazione dimostrata nell’applicarlo, e alle innumerevoli difficoltà che sta arrecando ai cittadini, ai condomini e agli imprenditori. Sono centinaia le mail di protesta arrivate in questi giorni non solo al periodico Info @ Consumatori ma anche, come appurato, alle redazioni giornalistiche locali.

I comitati cittadini e di quartiere si stanno mobilitando. Mi giunge notizia che le aziende del Nucleo Industriale stanno preparando un esposto denuncia per i rifiuti non ritirati. Gli amministratori di condominio sono sul piede di guerra. Le strade sono inondate di rifiuti gettati dai finestrini delle auto in corsa, e non si tratta solo di inciviltà, ma anche di una manifestazione di protesta, seppur inaccettabile.
I singoli problemi denunciati dai cittadini in questi giorni, a noi e alle testate giornalistiche locali, sono innumerevoli
e vanno dall’eccessivo ingombro dei bidoni utilizzati per le abitazioni e le attività commerciali, alle difficoltà di turnazione dei condomini per il trasporto su strada dei contenitori, alla pulizia degli stessi, al comodato d’uso e tanto altro. Un sondaggio somministrato da un sito web locale ha riscontrato un risultato “bulgaro” contro il Porta a Porta adottato a Termoli. Facciamo notare che in alcune realtà locali, dove è stato preferito il sistema adottato anche a Termoli, la protesta dei cittadini è arrivata all’esasperazione.
Ad Argelato (BO) a Novembre si è svolto il primo referendum contro il Porta a Porta, promosso addirittura da un’associazione ambientalista. La popolazione si è espressa contro. L’Amministrazione si è spaccata ed il Sindaco non si ripresenterà alle elezioni. In altri comuni le sedi del Municipio o addirittura le residenze degli stessi amministratori, sono state oggetto di lanci “indifferenziati” di spazzatura maleodorante Info @ Consumatori intende invece avviare una forma di dissenso civile e pacifico, esortando i lettori a spedire alla mail della Teramo Ambiente: info@teramoambiente.it , e per conoscenza alla mail del periodico, info@radiotermoli.com, entro il 28 febbraio, un sintetico testo: “RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA: INVIO UN RIFIUTO SECCO ALLA TERAMO AMBIENTE”.
Allegare in formato jpg la foto di un rifiuto secco a scelta tra: mozziconi di sigarette, calze di nylon, scarpe vecchie, pannolini, cocci di ceramica, stracci, lattine usate. Si prega di inviare solo i rifiuti secchi indicati, mantenendo il dissenso nei limiti della decenza e della buona educazione. Sul blog di Info @ Consumatori; http://consumatori.myblog.it, è possibile trovare una collezione di rifiuti secchi in jpg e le istruzioni dettagliate . Per coloro che non dispongono di un collegamento ad Internet, la redazione di Info @ Consumatori è aperta al pubblico dalle 9.30 alle 12.30 dal lunedi al venerdi, in via Cavour, 9 a Termoli, zona Università, per la sottoscrizione di una petizione cartacea che sarà inviata via mail, con allegati i rifiuti secchi in formato jpg, alla Teramo Ambiente e al Comune di Termoli.
Dichiarazione di Massimiliano Orlando, direttore di Info @ Consumatori: “Come ho potuto verificare dalle mail e da contatti diretti, la maggior parte dei cittadini termolesi sono favorevoli alla raccolta differenziata. In tanti la facevano anche prima, almeno fino a quando si è scoperto, grazie all’attenzione della stampa locale, che noi differenziavamo e c’era poi chi, a nostra insaputa, ‘indifferenziava’. La considerano una conquista in civiltà ed un modo per preservare l’ambiente alle generazioni future. Ma i cittadini vogliono essere messi nelle condizioni di effettuarla. Che il sistema sia di difficile applicazione lo dichiara lo stesso presidente della Teramo Ambiente, Lanfranco Venturoni, in un’intervista pubblicata sul sito web dell’azienda. Alla domanda della giornalista Tania Di Simone sul perché proprio a Teramo hanno adottato il porta a porta solo per i commercianti e gli uffici, risponde: “Si tratta di una scelta dettata dalla volontà di incrementare la raccolta differenziata, senza creare disagi ai cittadini”.
COME MAI A TERAMO NON SI VUOL RISCHIARE DI ARRECARE DISAGI AI CITTADINI E A TERMOLI STA ACCADENDO IL FINOMONDO? CHIEDO PERTANTO AL SINDACO DI TERMOLI ; 1) Di verificare innanzitutto se all’interno della sua maggioranza siano tutti favorevoli all’applicazione di questo sistema di raccolta differenziata; ho avuto modo di sentire personalmente numerosi consiglieri comunali che la pensano diversamente e che esorto a far sentire la propria voce; 2) Di bloccare l’avvio della raccolta differenziata in centro; 3) Di avviare una serie di incontri con le associazioni di categoria, i comitati civici e di quartiere, con gli amministratori di condominio e con la Teramo Ambiente per studiare insieme un sistema alternativo di raccolta differenziata, non traumatico per la popolazione e per le imprese, che possa arrivare gradatamente anche al Porta a Porta, ma dopo una più lunga campagna di sensibilizzazione e di educazione.
Non si può imporre ad una comunità, che in passato non è stata educata e sensibilizzata alla raccolta differenziata, un sistema così radicale. Così come non si può pensare di ottenere un risultato con minacciose ordinanze. Conto innanzitutto nella partecipazione numerosa dei cittadini alla compagna: “Manda un rifiuto secco alla Teramo Ambiente”, fondamentale per ottenere un risultato, così come conto in una conseguente apertura al dialogo da parte dell’Amministrazione Comunale.
Lo ha dimostrato, non in tutte (vedi multe Aipa), ma in tante altre occasioni. Il Sindaco e l’Ass. all’Ambiente sono certamente stati motivati dalla volontà di far crescere in civiltà la comunità termolese. Ma riconoscere che si è voluto chiedere troppo e troppo in fretta, e decidere di procedere per gradi e più lentamente, non potrà che far onore a chi intende amministrare per il bene della comunità.
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2 Commenti

  1. ci vogliono le isole ecologiche!
    Sono daccordissimo sulla raccolta differenziata; tuttavia, per me, affinchè il sistema funzioni, andrebbero create delle isole ecologiche, magari dove prima c’erano i bidoni dell’indifferenziato, dove tutti potrebbero riversare i rifiuti utilizzando i kit consegnati. Immaginate una scena: prossima estate… abitanti e negozianti del corso nazionale… bidoni fuori casa dalle dieci di sera… mamma mia…

  2. dove metto la carta di un medicinale?
    Come puo’,una persona,tenere in casa residui di pesce per tre giorni?e d’estate?…cosi’ facendo non vi sembra di decidere per noi quando mangiare determinati alimenti?…io penso che il sistema dovrebbe essere rivisto un attimo,pur comunque apprezzando..e poi una lista un po piu’ completa porta a porta?io personalmente ho difficolta’ nella suddivisione!