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TERMOLI _ Ancora cartelle pazze in Molise. Una quantità spropositata. Gli uffici dell’Agenzia delle Entrate sono sommersi di pratiche per richieste sbagliate. Addirittura non si riesce più neanche a contestare l’errore in giornata. Bisogna compilare una domanda in attesa di essere richiamati. I contribuenti ed i commercialisti sono infuriati e sfiancati da lunghe file agli sportelli. Alla nostra redazione sono arrivate decine di lamentele e disponiamo di prove inoppugnabili che, questa volta, in periodo natalizio, si è verificata un’anomalia per la quale chiediamo spiegazioni ai direttori dell’Agenzia delle Entrate e di Equitalia e, qualora non dovessero giungere pubbliche scuse e chiarimenti, chiediamo a mezzo stampa un interessamento del Prefetto.

Quanto testimoniato è ampiamente documentato. Alla vigilia di Natale un’azienda di Termoli riceve un avviso bonario con il quale l’Agenzia delle Entrate contesta il mancato versamento di ritenute. L’imprenditore trova il pagamento, che era stato regolarmente effettuato, ed incarica il commercialista di recarsi all’Agenzia per far annullare la richiesta. Nell’arco di 18 mesi all’azienda di avvisi simili, tutti regolarmente sbagliati, ne erano arrivati già 3, e due ne sono arrivati tra i mesi di marzo ed aprile 2009. Una percentuale di errore del 100% su un totale di 6 avvisi.

Ricordiamo che dall’arrivo di un avviso bonario dell’Agenzia delle Entrate ci sono 30 giorni per sanare la richiesta con eventuale pagamento o, in caso di errore, per contestarne gli importi. A metà gennaio, nei termini previsti, il commercialista richiama il cliente: “E’ la prima volta che mi succede, ma l’Agenzia delle Entrare in prossimità della scadenza dell’anno e  prima dello scadere dei 30 giorni, ha trasferito a ruolo gli importi e la rettifica dell’avviso bonario non è più possibile. Occorre attendere la notifica della cartella esattoriale da parte di Equitalia e successivamente effettuare richiesta di sgravio della medesima”.

Quanto accaduto è gravissimo e viola lo Statuto del Contribuente perché:

1) il contribuente in difetto, se non contesta il mancato ricevimento dell’avviso bonario, non ha la facoltà di avvalersi delle sanzioni ridotte, ma dovrà pagare quelle ordinarie;
2) il contribuente che invece ha pagato, ed è quindi vittima di un errore dell’Agenzia delle Entrate, vede recapitarsi una cartella esattoriale che, se non impugnata, innesca una serie di procedure esecutive quali: il fermo amministrativo di autoveicoli e motoveicoli, ipoteca, pignoramento immobiliare, pignoramento mobiliare, pignoramento dei crediti verso terzi.

I commercialisti da noi consultati per verificare altre eventuali anomalie, vanno anche oltre:”Tanti nostri clienti hanno ricevuto direttamente la cartella da Equitalia, senza neanche l’avviso bonario dell’Agenzia. Una cosa assurda, inconcepibile. Né noi, né i nostri clienti abbiamo tempo da perdere appresso a loro. E quando non si ritrovano i documenti son dolori! Devi pagare e basta. Avvisiamo i cittadini che stanno arrivando una marea di cartelle sbagliate relative al Modello 770/2006 riferito all’anno 2005. Non spaventatevi. Sono per lo più sbagliate. Armatevi di pazienza e difendetevi”.

 

Massimiliano Orlando
direttore responsabile INFO@CONSUMATORI

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