Antonio Di Brino
CERCEMAGGIORE – L’IdV è tornata a far luce sulla questione dei pozzi Montedison. Lo ha fatto attraverso il suo ufficio legale che proprio in queste ultime ore ha depositato un esposto – denuncia alla Procura della Repubblica di Campobasso nei confronti di ignoti ravvisando i reati di inquinamento o disastro ambientale. Tale esposto è stato notificato anche al Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare nonché all’assessore all’ambiente della Regione Molise, chiedendo, ad ognuno nell’ambito delle proprie competenze e delle proprie funzioni , di predisporre le opportune indagini in loco per l’individuazione certa delle sostanze scaricate nei pozzi di Cercemaggiore dalla Montedison.

Una storia che parte da lontano e che gli avvocati IdV hanno dettagliatamente ricostruito attraverso atti ufficiali e contributi delle inchieste giornalistiche. Una storia alla quale lo stesso presidente onorario dell’Italia dei Valori, on. Antonio Di Pietro si era interessato personalmente, nel dicembre 2013, incontrando la comunità della zona e raccogliendo le istanze degli abitanti. Proprio in quell’occasione l’impegno, come sempre mantenuto, di garantire l’assistenza a titolo gratuito al Comune di Cercemaggiore e di promuovere iniziative legali atte a stabilire la verità sui pozzi di località Capoiaccio utilizzati,alcuni decenni fa, per scaricare sostanze non bene identificate.

Occorre capire – disse in quell’occasione – se le morti e l’alta incidenza di tumori per chi in quella zona viveva e lavorava, sono correlate agli sversamenti effettuati senza controlli e contro il parere negativo dell’amministrazione comunale di allora. Occorre accertare non solo se ci sono stati reati, ma anche se quei reati possano ancora incidere sulla salute dei cittadini. Vogliamo arrivare alla verità”.

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