“Quella dei pozzi di Capoiaccio è una questione che seguiamo da tempo – ha dichiarato Cristiano Di Pietro, segretario regionale dell’Idv – tant’è che, già nel dicembre 2013, lo stesso Antonio Di Pietro se ne era interessato personalmente incontrando la comunità della zona e raccogliendo le istanze degli abitanti. Proprio in quell’occasione prese l’impegno, come sempre mantenuto, di garantire l’assistenza a titolo gratuito al Comune di Cercemaggiore e di promuovere iniziative legali atte a stabilire la verità sui pozzi.
Da qui l’esposto alla Procura della Repubblica di Campobasso, al Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e all’assessore all’ambiente della Regione Molise, per chiedere, ad ognuno nell’ambito delle proprie competenze e delle proprie funzioni, di predisporre le opportune indagini per l’individuazione certa delle sostanze scaricate nei pozzi di Cercemaggiore dalla Montedison”.