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“Due miliardi per il Molise, tempi certi e investimenti reali” – Il Vicepremier firma in Comune l’accordo con Regione, RFI e FS.

TERMOLI –  Questa mattina, nella sala consiliare del Comune di Termoli, è stato firmato il protocollo d’intesa per il raddoppio ferroviario della tratta Termoli–Ripalta–Lesina. Un’opera attesa da decenni, che punta a migliorare i collegamenti lungo l’Adriatico e a rafforzare la mobilità tra Molise e Puglia.

Alla firma erano presenti il Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, il Presidente della Regione Molise, Francesco Roberti, il Sindaco di Termoli, Nicola Balice, insieme ai vertici di RFIFS Sistemi Urbani e del Ministero delle Infrastrutture.

«Investire due miliardi in cantieri veri, in opere pubbliche sulle strade, sulle ferrovie, sulle case e sugli acquedotti dei molisani per me è importante – ha dichiarato Salvini – perché diciamo che non sempre in passato il Molise ha ricevuto la stessa attenzione e gli stessi soldi di altri territori. Le chiacchiere stanno a zero. Chiederò ai tecnici di rispettare assolutamente i tempi».

Il progetto prevede anche 100 milioni di euro per migliorare la velocità e la frequenza dei collegamenti ferroviari tra Termoli e la Puglia«È una bella giornata – ha aggiunto il Ministro – altri interventi sono già in corso. Il protocollo prevedeva che i sindaci molisani venissero a Roma, ma ho preferito, da autonomista, venire io in Molise e trasferire il Ministero in Molise. Ho preso l’impegno con i sindaci, anche delle zone interne, di rivederci presto».

Riguardo ad altri cantieri in regione, Salvini ha assicurato: «Sto pressando per avere tempi certi anche sul viadotto del Sente. Voglio che le scadenze siano assolutamente rispettate. Abbiamo parlato anche della zona di Venafro: vogliamo essere veloci anche lì. Conto di tornare entro l’estate in Molise con aggiornamenti concreti. I soldi ci sono, ora tocca ai tecnici fare la loro parte».

Il Vicepremier ha poi allargato lo sguardo al quadro nazionale«Stiamo investendo 200 miliardi in strade, autostrade, ferrovie, dall’estremo nord all’estremo sud. Significa far perdere meno tempo alla gente. Penso agli incidenti stradali, un tema che mi sta molto a cuore. Con il nuovo codice della strada sono diminuiti morti, feriti e sinistri».

Anche sul fronte economico, Salvini ha espresso soddisfazione: «La situazione è positiva. L’occupazione è ai massimi: oggi sono usciti i dati, c’è il record di posti fissi, di posti a tempo indeterminato. Cala la precarietà e aumenta il lavoro stabile».

Non è mancato un riferimento alla politica estera e alla guerra in Ucraina«Se potessi esprimere un desiderio, sarebbe la fine del conflitto tra Russia e Ucraina. Sarebbe un risparmio di vite umane e un rilancio clamoroso per l’Italia e per l’Europa. Noi stiamo facendo opera di mediazione. Le parole di Papa Leone XIV sono emozionanti e incoraggianti. Spero che fermino le armi e se ci fossero dialoghi di pace fra Russia e Ucraina in Vaticano sarebbe un segnale straordinario. Spero che nessuno insista ulteriormente con la guerra e con con eserciti europei, armi europee, nucleari come come armi e cose simili».

«Quando parlo di pace ha aggiuntoparlo di pace ovunque. Della fine delle sofferenze dei civili, del sacrosanto diritto all’esistenza e alla sopravvivenza di Israele, e della lotta a ogni forma di antisemitismo, che purtroppo esiste ancora nel 2025. Spero che, sia per Gerusalemme che per Gaza, si avvicini il momento del cessate il fuoco».

Sollecitato sul tema degli appalti pubblici, Salvini ha risposto«Stiamo cercando di spendere tutto e spendere bene. E io mi fido degli imprenditori italiani. Se dovessimo affidarci solo ai dubbi di qualcuno, non faremmo neanche un tombino. Altro che raddoppio della Termoli–Lesina. E quindi io mi fido degli imprenditori, e non vedo il marcio necessariamente dietro ogni appalto, altrimenti cambierei mestiere».

Sul dibattito interno alla maggioranza riguardo al terzo mandato per i sindaci, il Ministro ha ribadito la sua posizione: «Sono questioni locali, l’ho detto ieri e oggi non cambio idea. Secondo me è giusto che i cittadini possano scegliere: se trovano un bravo sindaco o un bravo governatore, perché non confermarlo anche per 18 volte? Non è facile trovare uno bravo Sindaco un bravo governatore. Altri la pensano diversamente da me, amen. Me ne farò una ragione».

Infine, un passaggio sui referendum dell’8 e 9 giugno, in particolare quello sulla cittadinanza: «Io rispetto chi ha raccolto le firme per il referendum, chi lo promuove e rispetto a chi andrà a votare. Faccio una scelta che la democrazia prevede per far fallire, soprattutto il referendum per la cittadinanza facile, la cittadinanza veloce, la cittadinanza come il biglietto ad una Park. Già, l’Italia oggi è il paese che concede più cittadinanza agli stranieri in tutta Europa. Dimezzare i tempi e trasformarla in un regalo è sbagliato. Quindi se uno è contrario. Può anche decidere di non votare».

Ha concluso con una nota personale: «Dedicherò ai miei figli le giornate dell’8 e del 9 giugno».