FeliceNicolaTERMOLI – L’azienda sanitaria del Molise (ASREM) ha reso noto i dati delle nascite nell’anno 2017. La grande soddisfazione per gli obiettivi raggiunti con il rispetto delle indicazioni del servizio sanitario nazionale e il numero dei neonati registrati nel 2017, cela la criticità del punto nascita dell’ospedale “San Timoteo” di Termoli.
La dirigenza aziendale evidenzia che il punto nascita dell’ospedale “Veneziale” di Isernia, negli ultimi due anni presenta un trend delle nascite crescente, e che dai dati del primo trimestre del corrente anno si può ipotizzare che il fatidico numero minimo di 500 nati sarà di certo garantito, escludendo quindi la chiusura del reparto. Questi risultati, da quanto è dato sapere, si sono raggiunti per accordi fatti con altre strutture sanitarie presenti delle regioni limitrofe alla provincia di Isernia.
Per l’ospedale “San Timoteo” di Termoli, invece, resta solo un lontano ricordo il brindisi, di fine anno, per aver raggiunto nell’anno 2015 i 500 nati. Nei due anni a seguire il trend negativo è cresciuto fino a raggiungere nel 2017 solo 444 nati. 


Per scongiurare la chiusura del punto nascita, l’ASREM ha dovuto chiedere al Ministero della Salute, anche per l’anno 2018,  apposita autorizzazione deroga.   
Anche questi risultati negativi dimostrano la poca attenzione prestata al “San Timoteo”, unico presidio  ospedaliero del Basso Molise per una popolazione di oltre 120.000 abitanti, e oltre 200.000 nel periodo estivo. Per il reparto ginecologia e punto nascita, non vi è stato incremento di personale e di investimenti, necessari per migliorare, anche con nuove tecniche per il parto, il servizio agli utenti, mentre sono cresciuti i disagi per il personale sanitario in servizio. Questo ha indotto le partorienti a preferire punti nasciti degli ospedali delle regioni limitrofe: ospedale “S. Pio” di Vasto, e “Casa Sollievo della Sofferenza” di S. Giovanni Rotondo, … 
Tutto questo, se non si inverte l’azione di programma e di investimenti, portando la giusta attenzione anche per l’ospedale “San Timoteo” di Termoli, continuerà a far crescere la mobilità passiva, quindi ulteriore disavanzo di gestione, ma soprattutto la chiusura del punto nascita diventerà concreta.  Per Termoli e il Basso Molise sarebbe l‘ennesima ingiustizia!    
Si auspica che il nuovo consiglio regionale, che sarà eletto domenica 22, presta le dovute attenzioni anche per questo territorio.

Nicola Felice
Presidente Comitato San Timoteo
Articolo precedenteDel Giudice a convegno su latte nelle scuole di Camera Commercio Campobasso
Articolo successivoIl Molise é diventato la cartina di tornasole della politica italiana