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TERMOLI _ Sono tornati in stato agitazione gli anestesisti ed i medici del San Timoteo di Termoli per il mancato pagamento delle prestazioni aggiuntive di un anno e mezzo di lavoro. Lo scorso mese di giugno l’Asrem, a seguito di una prima protesta degli stessi, aveva assicurato la liquazione delle spettanze di tutto il 2010 con la busta paga di luglio.

La promessa, secondo gli anestesisti, non è stata mantenuta vista la mancata erogazione delle somme e, per tale motivo, da lunedì scorso sono nuovamente bloccate le prestazioni aggiuntive dei medici ed anestesisti nei reparti e di conseguenza anche gli interventi chirurgici programmati. Sono stati rimandati a casa diversi pazienti in lista d’attesa per le operazioni e vengono assicurate e svolte solo quelle urgenti. Gli interventi di “routine” nei reparti di Chirurgia, Rianimazione, Ostetricia e Ginecologia, Otorino, Ortopedia sono “saltati”.

“Ci avevano garantito il pagamento dei turni in più svolti nei reparti e, puntualmente, non è avvenuto” hanno dichiarato alcuni medici. Secondo i sanitari in servizio: “Visto che non sono state pagate le prestazioni in più svolte, saranno garantite solo quelle da contratto”. Nella divisione di Ostetricia e Ginecologia sono 10 al mese mentre oggi se ne effettuano il doppio. La conseguenza di tale situazione è nuovamente il rischio per le pazienti che dovessero partorire la domenica o durante la notte di non trovare il medico in reparto.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa

3 Commenti

  1. PAGHE
    Ma sapete quando prende in busta paga un dottore anestesista? 6.000 Euro!. Proprio 6.000 Euro! Non sono abbastanza? Mi pongo un’altra domanda: Ma perchè quando ho bisogno di una visita medica in ospedale, perdo una intera mattinata, mentre quando vado in una struttura privata, sia a pagamento o convenzionata con la Asl (quindi io non pago), i tempi di attesa sono drasticamente ridotti? Probabilmente la struttura privata, che deve rendere conto ad un titolare, razionalizza meglio il tempo e la produttività!E’ vero che, all’occorrenza, un posto in ospedale ce lo abbiamo tutti garantiti (grazie!) ma la sanità pubblica deve fare ancora grandi passi avanti sotto l’aspetto dell’organizzazione del lavoro e della produttività! Se la sanità pubblica dovesse mantenersi da sola, così come fa una struttura privata, chiuderebbe dopo poco tempo!! Ma essendo pubblica, PAGA PANTALONE!!!