HTermoliRepartoTERMOLI – È ancora vivo l’eco delle soddisfazioni per l’accordo della Conferenza Stato-Regioni del 3 agosto u.s. L’accordo, tra l’altro, approva il Programma Operativo Straordinario 2015-2018, demandando al Commissario ad acta le procedure per l’attuazione, previo recepimento con decreto commissariale. 

Appreso dell’emanazione del DCA n° 52 del 12/09/2016, di recepimento dell’accordo, accertato che il P.O.S. approvato incide profondamente nella riorganizzazione del sistema sanitario regionale, il Comitato ha richiesto il 30 settembre u.s, un incontro al Presidente-Commisario, arch. Paolo Frattura, al Direttore Generale della Salute, Dott.ssa Marinella D’Innocenzo, e al Direttore Generale dell’ASREM ing. Gennaro Sosto, per approfondire le linee programmatiche della nuova riorganizzazione del servizio sanitario, il ruolo e le funzioni previste ed assegnate alle strutture sanitarie, in particolar modo a quelle  presenti nel basso Molise.

L’incontro richiesto, non ancora accordato, è utile per ribadire in primis lo stato di disagio, soprattutto a causa di carenza di personale, in cui versa l’Ospedale “S. Timoteo”, unico,  di fatto, presidio ospedaliero dell’intero basso Molise, con la riconversione del “Vietri” di Larino in Ospedale di Comunità. E’ anche utile conoscere e individuare le principali azioni e decisioni gestionali: finanziamenti e tempi di realizzazione, da parte dell’Assessorato  alla Salute, della struttura commissariale, e soprattutto l’ Atto aziendale dell’ASREM, in corso di elaborazione. 

È occasione anche per ribadire che l’Ospedale “S. Timoteo” è struttura di “frontiera”, quindi strategica per la mobilità, può ridurre il flusso dei molisani verso le strutture extraregionali  e nel contempo essere  attrattivo per cittadini extraregionali. Ciò farà crescere la mobilità attiva e  diminuire quella passiva, riducendo  il disavanzo di gestione. Riteniamo per l’Ospedale al “S. Timoteo”, quantomeno,  di conservare e potenziare tutte le attuale specialità presenti, la nomina  dei responsabili delle U.O.C., e che le specialità previste come U.O.S    abbiano autonomia gestionale, con ruolo e funzione dipartimentale. La riconversione del “Vietri” in Ospedale di Comunità, comporta l’impossibilità in futuro di eseguire ricoveri, quindi si chiede con forza il trasferimento di Oculistica al “S. Timoteo”, dove potrà trovare giusta collocazione nella piattaforma chirurgica, con dedicata camera operatoria, unitamente al reparto di Otorino. 

Riteniamo ora indispensabile soprattutto l’attenzione dei rappresentanti ed eletti, del basso Molise, nelle varie istituzioni: Parlamento, Regione, Provincia, Comuni,.., eliminando così l’impressione che sono distratti e presi da altri progetti e/o obiettivi da raggiungere, dimenticando che per ogni cittadino il valore più importante da tutelare è: salute e benessere.
Nel verbale della seduta oltre all’approvazione  del P.O.S 2015-2018, risultano anche altre disposizioni da attuare, pena la nullità dell’accordo. Tra quelle di maggior rilievo e delicatezza riguardano la definizione dei rapporti con le strutture private accreditate, in particolar modo la “famigerata” integrazione Cardarelli-Fondazione. 

Da quanto si apprende dagli organi di stampa, oltre alle diverse prese di posizioni da parte di alcuni soggetti, sembra ci siano dei punti critici, richiesti dal Tavolo Tecnico Interministeriali, ancora irrisolti da parte delle strutture sanitarie (Commissario, Regione) preposte.

Siamo al giro di boa: è auspicabile che l’intera programmazione sanitaria regionale non sia messa a rischio “sfascio”, se pure importante, dalla definizione del rapporto Cardarelli-Fondazione!  Come pure è inopportuno, per non dire altro, strumentalizzare la tutela della salute dei cittadini per altro fine: politica, partito, carriera, tutela di posizioni acquisite, ecc… 

Occorre con ogni sforzo evitare che l’accordo approvato dalla Conferenza Stato-Regioni decada. Diversamente il Molise perderebbe anche la fiducia che le altre Regioni le hanno accordato, assegnando al Molise, per il prossimo triennio, 78 milioni di euro del fondo di solidarietà per consentire entro il 2018 di raggiungere l’equilibrio di gestione nella sanità.

In caso di decadenza dell’accordo non resta che certificare il “fallimento” non solo dell’attuale classe dirigente ma della Regione Molise.
     
Nicola Felice
Presidente Comitato San Timoteo
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