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CAMPOBASSO – “Si tratta di vera e propria macelleria sociale. Vanno a casa oltre cento lavoratori a progetto della sanità, i cui contratti, a mio giudizio, potevano essere prorogati in attesa delle esecuzioni degli avvisi pubblici. In alcuni casi molti di questi lavoratori costituiscono famiglie monoreddito e quindi, oggi, si trovano in evidente disagio sociale, ingiusto e non prevedibile. Occorreva buon senso e un po’ di coraggio per evitare tutto questo, anche perché ci troviamo in presenza di professionalità con titoli specifici e competenze acquisite nel tempo, in molti casi da ben oltre dieci anni.
Così la sanità non si riforma ma si distrugge. In sintesi, i fondi c’erano e sono finalizzati all’esecuzione di progetti finanziati in aggiunta al Fondo Sanitario. Una buona politica avrebbe potuto evitare tutto ciò. Se necessario, si sarebbero potuti prima espletare gli avvisi pubblici per evitare o quantomeno attenuare tutto questo disagio”. Lo ha detto il Consigliere Michele Iorio in occasione del dibattito in Consiglio regionale sulla legge concernente l’ istituzione del Garante regionale dei diritti della persona.