L’appello del centrosinistra termolese ai Sindaci molisani: “Richiedere agli Organi competenti il rovesciamento del paradigma basato sull’accordo del 2007, che poggiava unicamente sul pareggio di bilancio sanitario, passando invece ad un accordo che metta al centro il diritto alla salute dei cittadini molisani“.
TERMOLI – L’ordine del giorno approvato lunedì 14 novembre dal Consiglio Comunale di Termoli, pur essendo certamente perfettibile, segna un punto di svolta nella storia delle rivendicazioni avanzate sul tema della sanità molisana, e introduce un principio fondamentale, che se sostenuto unanimemente dagli amministratori della nostra regione potrebbe finalmente portare a risultati concreti nella difesa del diritto alle cure.
Grazie alla volontà di tutto il consiglio di esprimere una presa di posizione unitaria, e al paziente lavoro di riscrittura portato avanti dalla minoranza tutta, quello che era un impegno limitato a due punti, a nostro avviso non sufficientemente incisivi, si è trasformato in una serie di richieste puntuali e concrete, prive di irrigidimenti partitici, che sfidano il Presidente Toma a invertire a 180 gradi la rotta fin qui seguita, e ad imboccare finalmente la strada indispensabile e non più procrastinabile della ricostruzione del sistema sanitario.
Il nodo fondamentale è quello contenuto nel secondo punto dell’impegno finale dell’ordine del giorno, lo trascriviamo qui integralmente, perché del tutto nuovo per quanto riguarda la prospettiva con cui si affronta il tema sanità:
“Richiedere agli Organi competenti il rovesciamento del paradigma basato sull’accordo del 2007, che poggiava unicamente sul pareggio di bilancio sanitario, passando invece ad un accordo che metta al centro il diritto alla salute dei cittadini molisani. Ciò si ottiene attraverso la richiesta di uno stanziamento di un fondo aggiuntivo, dopo aver valutato con precisione la consistenza dell’impegno economico necessario a ristrutturare la sanità molisana, mettendola in grado di garantire ai cittadini la piena attuazione del loro diritto a cure efficienti e dignitose, e ripristinando tutti i reparti precedentemente esistenti ed ora soppressi o non in grado di funzionare nelle strutture ospedaliere molisane.”
È da questo che possiamo partire per una vera rivoluzione copernicana che dica chiaramente ai decisori, qui e a Roma, che al centro del sistema non possono esserci i soldi, ma le persone e la loro cura.
L’ordine del giorno prosegue così:
- chiedere al Presidente della giunta Regionale del Molise, nonché Commissario ad Acta della Sanità Molisana la sospensione del P.O. 2022-2024;
- di riequilibrare il peso delle strutture private nella gestione sanitaria, rivedendo il funzionamento dell’extra budget;
- di garantire, nell’eventuale fase di attuazione dei provvedimenti relativi all’autonomia differenziata in ambito sanitario, la tutela delle esigenze finanziarie della Regione Molise;
- di attivare immediatamente un tavolo tecnico comunale con rappresentanze delle parti sociali e professionali di categoria al fine di avviare una reale concertazione del nuovo P.O.
- di interessare la Conferenza dei Sindaci e la delegazione parlamentare molisana, coinvolgendo attivamente cittadini ed associazioni.
Facciamo quindi appello ai sindaci del Basso Molise, ma anche di tutta la Regione, perché convochino al più presto Consigli monotematici sulla sanità e approvino ordini del giorno come questo, votato a Termoli con un faticoso ma produttivo lavoro di squadra che ha messo al primo posto i cittadini e non le diverse posizioni politiche.
Inviare alla Regione e al Ministero molte delibere basate su questo ordine del giorno significherebbe dare forza alle richieste in esso contenute, che scaturiscono d’altronde anche dalle voci dei cittadini, i principali portatori di diritti, oltre che di interessi, quando si parla di sanità.
Come minoranza, e ci auguriamo anche insieme alla maggioranza, continueremo a lavorare nella direzione della riconquista di un sistema sanitario a misura di popolazione, di territorio, di certezza dell’assistenza in tempi rapidi in caso di emergenza. Sempre ricordando che prima vengono le persone e poi il bilancio.
Marcella Stumpo (Termoli Bene Comune-Rete della Sinistra)
Nicolino Di Michele, Daniela De Caro, Antonio Bovio, Ippazio Stamerra (Movimento 5 Stelle)
Angelo Sbrocca, Manuela Vigilante, Oscar Scurti (Partito Democratico)
Andrea Casolino (VotaXTe)