CAMPOBASSO – “Commissariamo i commissari“. Così l’avvocato di Campobasso Vincenzo Iacovino che ha curato insieme con il collega Massimo Romano il ricorso al Tar Molise per conto dei sindaci del Basso Molise e partorienti contro il decreto commissariale e dell’Asrem di chiusura del punto nascite del San Timoteo di Termoli.
“Il Molise è dal 2009 che è in commissariamento – ha spiegato il legale -. Durante questo lungo periodo nessuno ha pensato di mantenere i livelli essenziali stabili dalla legge su un erroneo presupposto che è quello del blocco delle assunzioni. E infatti, nessuno ha sostituito i medici che via via andavano in pensione, non è stato garantito il turn-over facendo scendere ogni reparto sotto i livelli minimi sia organizzativi che di organico.
Pertanto si è assistito ad un depauperamento del sistema sanitario e ciò con gravi responsabilità da parte di tutti i commissari i quali hanno goduto del contributo di solidarietà per milioni di euro senza, però, dare un minimo contributo organizzativo alla sanità molisana, oggi, letteralmente allo sbando. Ci sono precise responsabilità della politica e dei commissari che hanno agito con tagli di reparti senza preoccuparsi di garantire i Lea”.
A peggiorare la situazione, secondo Iacovino, “l’aggravante di quanto esposto deriva dalla precarizzazione di centinaia di infermieri, dal depauperamento dei medici specialisti e dall’impoverimento delle strutture sanitarie. Ovviamente il tutto a costi invariati facendo gravare sulla Regione Molise le spese della mobilità passiva di tutti i molisani che sono stati costretti a rivolgersi alle strutture sanitarie delle altre regioni e a quelle private nel frattempo beneficiate di posti letto sottratti al pubblico e, al di sopra della percentuale massima stabilita dalla legge.
Oggi si assiste alle richieste di chiusura di reparti da parte di coloro che avrebbero dovuto contribuire in questo decennio al miglioramento del sistema sanitario ed invece c’è stato l’aggravarsi della condizione della sanità in Molise“.