Ospedale San Timoteo Termoli
Ospedale san Timoteo Termoli, tenda da campo pre-triage

TERMOLI – Da qualche giorno è terminata la mia “vacanza di salute”. Esperienza diretta, assai positiva, maturata da un ricovero all’ospedale S. Timoteo di Termoli, per l’intervento chirurgico di asportazione di un calcolo presente nelle vie urinarie,  eseguito ottimamente dal Dott. Giuseppe Zappia.

L’ occasione è stata utile per riscontrare di persona: accoglienza, qualità dei servizi, professionalità, cura e dedizione del personale sanitario, in primis, dell’U.O. nonostante la carenza di personale: tre medici specialisti urologi ed un esiguo numero di infermieri “tuttofare”. Stessa criticità presente in  altri reparti: Pediatria,Ortopedia, Ostetricia, Pronto Soccorso, 118 e altri ancora, che più volte il Comitato ha denunciato in passato,e che oggi risulta ulteriormente aggravata facendo crescere i sacrifici per il personale, impossibilitato persino a godere di riposi e ferie, oltre alla riduzione dell’assistenza e cura ai cittadini e al rischio di chiusura di interi reparti.

A ciò si è giunto, nonostante 12 anni di Commissariamento della Regione, da parte del Governo, per consentire il piano di rientro del debito accumulato in passato, anche per il blocco del turn over  del personale. Il risultato prefisso non è stato raggiunto. Ancora oggi il nostro servizio sanitario presenta un nuovo debito di oltre 109 milioni di euro, la riduzione dei servizi ai cittadini  e l’aggravio delle aliquote massime di IRPEF,IRAP e accise varie. 

Questo fallimento è da addebitare in primis al Governo, responsabile della nomina dei diversi Commissari e sub Commissari. Anche per questo il Governo non può non accogliere l’istanza di azzeramento del debito oggi presente,formulata dall’attuale Commissario Angelo Giustini. 

Non priva di responsabilità per quanto accaduto è la Regione, a seguito delle nomine e inarichi di propria competenza conferiti a soggetti non all’altezza del compito.    

Per quanto concerne l’ospedale San Timoteo, da tempo impossibilitato ad esprimere le sue potenzialità e capacità, con il rispetto per gli operatori sanitari, ormai appare come un “Hotel a 5 Stelle” declassato a “Locanda”. È il frutto amaro, soprattutto, della poca attenzione prestata al basso Molise, massacrato, dalla classe dirigente, politica e amministrativa che si è avvicendata da qualche lustro. Si sono praticate scelte perlopiù egoistiche e scellerate, dimostrando di prediligere per la sanità e non solo,  altre zone territoriali.    

L’emergenza Coronavirus ha evidenziato e ha aggravato ulteriormente le criticità già note. Considerando ora le attenzioni, gli indirizzi di programmazione sanitaria e gli impegni finanziari che il Governo ha finora attuato e intende attuare  anche in futuro, può essere per il Molise “l’ultima spiaggia”, e occasione di cambiare con una diversa programmazione del servizio sanitario regionale, mettendo al centro la medicina territoriale e la rete ospedaliera con reparti di degenza e tanti posti letto di medicina di base, efficiente ed efficace.

In questa settimana terminano i 30 giorni disponibili per il Ministero all’approvazione del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera. Finalmente, si conoscerà la scelta ministeriale tra la proposta del Commissario Giustini:  “Vietri” di Larino come ospedale regionale  Covid , e centro interregionale di alta specializzazione di malattie infettive; e quella della regione e dell’ASREM:  ampliamento del settore Covid al “Cardarelli” di Campobasso. 

Ho sempre creduto, pur sperando di sbagliare, che la scelta ministeriale ricadrà sull’ospedale Cardarelli. Con ciò però non si potrà tenere conto delle linee di indirizzo previste nella Circolare del Ministero della Sanità,e quindi potenziare tutti i presidi ospedalieri dove risultano già presenti i posti letto di Terapia Intensiva. Tutti i nuovi interventi: posti letto di Terapia Intensiva e Semintensiva ( attrezzature, impianti e altro),  potenziamento per l’emergenza-urgenza (Pronto Soccorso e 118) dovranno essere previsti e realizzati all’ospedale Hub “Cardarelli”, ma anche ai presidi Spoke : “ Veneziale” e” San Timoteo” , come individuati nel Piano Ospedaliero Coronavirus della regione Molise ad emergenza sopravvenuta. 

Per affrontare la carenza di personale, principale criticità, oltre a bandire nuovi concorsi occorre ridurre i tempi per l’espletamento delle prove fino alla presa in servizio evitando tempi lunghissimi, come accaduto in passato persino per la stipula del contratto di assunzione, fino a causare la rinuncia da parte dei vincitori di concorso. 

Per facilitare il reclutamento dei medici specialisti, il Molise, imitando l’Emilia-Romagna, potrebbe provvedere ad un accordo con le Università per assumere specializzandi iscritti al penultimo e all’ultimo anno del corso di specializzazione. Inoltre gli specializzandi potranno partecipare ai concorsi, prevedendo per loro, in caso di esito positivo, un contratto a tempo determinato, durante il quale resteranno iscritti alla scuola di specializzazione universitaria. Ai specializzandi assunti verranno affidati incarichi, compatibili con le loro competenze, sotto la supervisione di un medico della struttura. All’Università spetta pianificare gli orari delle lezioni teoriche, consentendo di raggiungere l’obiettivo di conciliare lavoro e formazione, conservando la stessa durata degli studi.

A completamento del loro corso di specializzazione, il contratto di questi medici in servizio si convertirà di diritto a tempo indeterminato, senza altro provvedimento.

Forte è l’attesa della definizione del P.O. 2019-2021, non più procrastinabile e con tempi da gravidanza di un elefante. Si auspica che tenga conto delle peculiarità e  capacità dei vari territori, che già con il solo potenziamento dei reparti già presenti, porterà il San Timoteo ad essere come in passato, un polo sanitario attrattivo anche per i cittadini delle regioni limitrofe, facendo crescere la mobilità attiva, diminuire quella passiva, con conseguente vantaggio dei conti nella sanità regionale.

Occasione anche di ridare al basso Molise e a Termoli il ruolo di “motrice” economica dell’intera regione, anche in virtù della posizione geografica, e le diverse potenzialità di sviluppo produttivo ed economico, nonché la presenza di: autostrada, ferrovia, porto, nucleo industriale, ….

Nicola Felice

Presidente Comitato San Timoteo

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