ROMA – La pandemia colpisce anche i Senatori e questa volta è accaduto al molisano Fabrizio Ortis, classe 1971 ed eletto al Senato della Repubblica il 4 marzo 2018 con il Movimento 5 Stelle e membro della 4ª Commissione Difesa, e della delegazione italiana presso l’Assemblea parlamentare della NATO.
“L’aumento esponenziale dei contagi non ha risparmiato neanche me: asintomatico, continuo a lavorare da remoto, ma invito tutti alla massima cautela. Questo virus non risparmia nessuno, nessuno è immune. Sono lontano dalla mia famiglia e questo mi pesa moltissimo, perciò ribadisco: osserviamo scrupolosamente le norme di distanziamento, indossiamo la mascherina, laviamo di frequente le mani. Ognuno può e deve fare la sua parte”.
Lo afferma il portavoce del MoVimento 5 Stelle al Senato, Fabrizio Ortis, che ha scoperto di essere positivo al Covid-19 dopo un tampone di routine. “La fase di recrudescenza del Sars-CoV-2 con la quale, nostro malgrado, stiamo facendo i conti, deve indurre a usare la testa e a smetterla di pensare al proprio tornaconto politico personale – afferma – Non posso pensare che in un momento del genere ci siano Regioni che continuano a strumentalizzare l’emergenza dimostrando di volere l’autonomia solo per ottenere fondi, ma giammai per assumersi responsabilità di governo. Faccio mio e rilancio l’appello del Presidente Mattarella all’unità per cercare di superare il guado, la battaglia è ancora lunga e tutt’altro che vinta”.
“In queste ore – continua il senatore – ho seguito attentamente il dibattito creatosi intorno all’ultimo Dpcm di Conte e trovo che sia da irresponsabili gridare ai ricorsi e ignorare i dati, creando agitazione e incertezza nei cittadini. Il Governo è al lavoro per un Decreto Ristori bis che già domani, 6 novembre, dovrebbe andare in Consiglio dei Ministri. Con esso interverremo per sostenere le categorie produttive più toccate dal nuovo Dpcm, come commercianti e professionisti, individuando un criterio contemporaneamente equo e tempestivo per gli indennizzi”.
Il ristoro potrebbe essere inizialmente svincolato dalla perdita di fatturato ed erogato in acconto a tutte le attività coinvolte nella nuova stretta. Saranno previste immediate integrazioni del ristoro già disposto qualche giorno fa, estendendo il meccanismo del primo decreto degli aiuti alle attività chiamate ad affrontare le nuove limitazioni, soprattutto se operative nelle cosiddette ‘zone rosse’.
Non solo: il ‘Ristori bis’ “cercherà di ripescare – conclude il senatore – anche una serie di categorie tralasciate dall’elenco dei codici ATECO allegati al precedente Dpcm”.