
Sulla vicenda le organizzazioni sindacali chiedono chiarezza al più presto mentre i lavoratori non nascondono una certa preoccupazione per la disastrosa situazione in cui è piombata l’azienda. Intanto la nuova asta per la vendita dell’impianto è tra un paio di settimane e l’atmosfera nell’impianto non è serena. Gli operai, 79 in tutto, di cui la maggior parte in cig, si augurano la vendita dell’impresa a qualche imprenditore italiano o straniero.
Dal canto suo Diego Volpe Pasini, l’imprenditore di Aria Food che ha fittato lo scorso anno un ramo d’azienda, proprio il settore impacchettamento, ha già annunciato la presentazione di una richiesta di dissequestro. Secondo quanto da lui stesso dichiarato il prodotto di sua proprietà non sarebbe stato interessato da problemi igienico-sanitari.
Il responsabile dello stabilimento Di Lorenzo, interpellato più volte, ha preferito non rilasciare dichiarazioni.