IorioTermoli2015TERMOLI – L’ex presidente della Regione Molise, Michele Iorio condannato dalla Corte d’Appello di Campobasso a 6 mesi per abuso d’ufficio. La vicenda è collegata alla cessione delle quote dello Zuccherificio di Termoli. Con lui condannato anche l’allora assessore alla Programmazione e bilancio, Gianfranco Vitagliano. Per Iorio è piombata la “mannaia” dell’interdizione dai pubblici uffici.  In primo grado era stato assolto. 

Al centro del processo: la cessione delle quote di proprietà dello Zuccerificio di Termoli all’imprenditore isernino, Remo Perna. Per Iorio si tratta di un brutto colpo in piena campagna elettorale.

Secondo la sentenza della Corte d’appello, Iorio avrebbe ”adottato intenzionalmente atti e scelte amministrative estranee e anzi contrarie alla gestione ottimale degli interessi pubblici al fine di procurare un ingiusto e ingente vantaggio patrimoniale a terzi (socio privato) realmente conseguito, con altrettanto ingente danno per l’Ente Regione Molise a tale scopo”.

Secondo il “verdetto”, Iorio e Vitagliano non avrebbero esercitato il diritto di prelazione della Regione nella cessione delle quote tra gli imprenditori Luigi Tesi e Remo Perna, causando dunque un vantaggio alla società riconducibile a Perna.

La sentenza ha effetto immediato con la sospensione di Iorio da consigliere regionale ma pone problemi per la candidatura dello stesso Iorio alle politiche.

Michele Iorio e il suo braccio destro della finanza creativa, Gianfranco Vitagliano, sono stati condannati dalla Corte d’Appello di Campobasso per la vicenda dello Zuccherificio del Molise – commentano dal Movimento 5 Stelle del Molise -. Iorio finisce la legislatura come l’aveva iniziata: da consigliere sospeso. Ad aprile 2013 per la condanna sulla questione Bain&Co, mentre oggi per abuso d’ufficio nella vendita dello Zuccherificio all’imprenditore Remo Perna (il ‘Marchionne molisano’ nelle parole dello stesso Iorio). Nel primo caso rimase oltre un anno fuori dal Consiglio fino alla intervenuta prescrizione, oggi invece diventa ineleggibile in Regione e improponibile per le elezioni politiche. Vuoi vedere che ora il centrodestra ritrova d’improvviso l’unità?! E magari, allo stesso tempo, finalmente Vitagliano scenderà dal piedistallo sul quale si è sempre sentito senza merito”.

                         

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