
Da lì mi sono mosso immediatamente per cercare di contattare i responsabili di quell’incontro, anche perché come gruppo consiliare, come partito NCD – INSIEME PER IL MOLISE, congiuntamente al cons. Antonio Di Brino, ci siamo sempre interessati alla questione del tunnel soprattutto attraverso l’impegno costante in consiglio comunale e in commissione consiliare. Per cui, grazie all’amico nonché consigliere comunale di Isernia Gianluca Di Pasquale, mi sono messo in contatto con l’assessore alla Cultura dello stesso comune Eugenio Kniahynicki, il quale devo riconoscere con grande professionalità, gentilezza e interesse, ha avviato una serie di consultazioni con l’avv. Gennaro Petrecca intimo amico di Vittorio Sgarbi, al fine di poterlo incontrare la sera di lunedì.
Lunedì mattina, sento l’assessore Eugenio Kniahynicki e mi dice che non ci sono problemi sia per l’avv. Petrecca, sia per Vittorio Sgarbi a scambiare qualche battuta a margine della presentazione. A questo punto, da Termoli partiamo io, l’amico architetto Nicola D’Errico, Antonietta Siviero e il marito, arriviamo ad Isernia e prima che iniziasse la presentazione del libro, l’avv. Petrecca dice a Sgarbi “ci sono gli amici di Termoli che ti vogliono parlare di quella cosa”. Benissimo, la cosa in realtà era l’opera faraonica del tunnel. Ci avviciniamo e lui ci riceve tranquillamente, molto disponibile, gentile e attento alla problematica. Grazie al lavoro svolto dall’architetto D’Errico e a suo figlio Enrico, riusciamo a consegnare del materiale inerente il tunnel e opere annesse.