Il Termoli lotta per uscire dalla zona play-out, ma la Fermana resiste: 1-1, un punto che smuove leggermente la classifica.

TERMOLI – Partita vitale contro la Fermana, fanalino di coda della classifica, per un Termoli tormentato dalla necessità di far punti per uscire fuori dalla “zona rossa” dei play-out. Avvolgente e colorata la presenza degli ultras giallorossi sugli spalti gremiti dello stadio Cannarsa, sempre presenti a sostenere con entusiasmo la propria squadra. Va però menzionata anche una discreta presenza della tifoseria ospite marchigiana.
Dopo lo scorso pareggio contro la Civitanovese, la dirigenza termolese ha esonerato il tecnico Andrea Mosconi e richiamato Massimo Carnevale alla guida della squadra. Ricordiamo che Carnevale era stato esonerato dall’ex presidente Montaquila lo scorso novembre, dopo il pareggio contro la Civitanovese (ironia della sorte, proprio come Mosconi!). Carnevale è particolarmente benvoluto dalla piazza giallorossa, avendo lo scorso campionato disputato un girone di ritorno assolutamente strepitoso, riportando in auge una squadra che sembrava avere ormai poche speranze di salvezza. Sono in molti, infatti, a sperare che il ritorno del tecnico campano possa essere di buon auspicio nella conquista della salvezza.
Va pure detto che, agli sgoccioli del campionato, i tempi sono strettissimi per rodare una strategia. Oltretutto, bisogna fare i conti con una rosa ancora carente in alcuni reparti e falcidiata da innumerevoli infortuni. Tuttavia, sappiamo che Carnevale è un allenatore combattente e passionale, che tenterà fino all’ultimo nell’impresa, difficile ma non impossibile, di salvare il Termoli fuori dai play-out.
Un po’ ritoccata la formazione giallorossa in campo, a partire dall’estremo difensore tra i pali: Corci al posto di Palombo. Rientra anche capitan Sicignano, puntello centrale della difesa, lasciando in panchina l’ottimo Magnani. Confermati Cancello e Volpe nel reparto offensivo.
La partita ha un avvio un po’ contratto e meno vivace del solito: evidentemente, la posta in gioco è alta e l’ansia da prestazione si fa sentire nelle gambe. Tuttavia, dopo appena cinque minuti, il Termoli sblocca il risultato e va in vantaggio. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Mariani pennella un’ottima palla nel mezzo dell’area, Sicignano accorre dalle retrovie e anticipa tutti battendo di testa a rete, lasciando “imbambolati” il portiere e la difesa marchigiana.
La rapida marcatura lascia presagire, in apparenza, una partita agevole da gestire per i padroni di casa, purtroppo non sarà così. L’iniziativa del Termoli gradualmente evapora e cresce invece la tenuta del campo da parte dei marchigiani, che si riprendono subito dallo stordimento della marcatura subita. Dopo appena un paio di minuti, ci prova Bianchimano con un bel tiro in diagonale, ma Corci non si fa sorprendere e devia di piede. La Fermana non desiste ed ha un altro paio di buone occasioni con Romizi e Valsecchi, fortunatamente la difesa giallorossa fa buona guardia.
Il pareggio dei marchigiani matura al 19’ minuto, dagli sviluppi di un calcio d’angolo, sempre con Valsecchi che recupera a volo una respinta della difesa termolese, e batte freddamente Corci. Si va così al riposo in parità, senza ulteriori e significative azioni degne di menzione. Nella ripresa ci si aspetterebbe un Termoli più reattivo e aggressivo, ma nella sostanza, l’atteggiamento in campo non cambia.
Il gioco è spezzettato e nervoso, prevalentemente concentrato a centrocampo; le poche schermaglie offensive spesso si vanificano o cadono in un nulla di fatto. Il risultato è la noia che pervade gli spettatori per buona parte del secondo tempo, avarissimo di emozioni. Sono i marchigiani a dare un sussulto intorno alla mezz’ora con una pericolosa punizione di Bianchimano, Corci si stende e respinge la sfera.
Carnevale negli ultimi minuti di gioco non vuole evidentemente prendersi rischi e vanificare tutto: inserisce il centrale Magnani al posto di Cancello per dar manforte alla difesa, soprattutto nel gioco aereo. Aveva già “rinfrescato” la squadra con una girandola di sostituzioni: prima Biaggi e Tracchia a centrocampo al posto di Oliverio e Mariani. Inserisce poi Zammarchi e Della Pietra nel reparto offensivo, al posto di Esposito e Keita.
Proprio negli ultimi minuti il Termoli ha un paio di buone occasioni: prima con Galdo, che riceve palla in profondità, ma il suo diagonale vola alto sulla traversa; poi con Della Pietra che ci prova in rovesciata in area, la palla esce fuori di poco. Poco da dire su una partita che sul piano del gioco è risultata poco coinvolgente e carica di nervosismo. Lo spettro della sconfitta, evidentemente, ha molto pesato su entrambe le squadre, che non hanno voluto prendersi rischi eccessivi.
Ad essere onesti, in campo la Fermana ha forse fatto qualcosina di più, ma d’altro canto, aveva l’assoluta necessità di vincere se voleva sperare almeno di non retrocedere direttamente. Carnevale probabilmente adesso dovrà lavorare molto sulla messa a punto della squadra, che almeno in parte conosce bene, oltre che su una attenta ridefinizione dei ruoli in campo. Il reparto più in sofferenza oggi è sembrato il centrocampo, proprio dove i marchigiani hanno tenuto maggiormente banco. Oltretutto, ci sarà da lavorare anche sul morale della squadra, poiché per salvarsi occorre crederci.
Riguardo la situazione “salvezza” del Termoli, considerato che le dirette concorrenti sono state tutte sconfitte, il punto guadagnato ha lievemente movimentato la classifica. Il Termoli si attesta a 34 punti, con cinque squadre al di sotto, di cui le più vicine (Roma City, Notaresco e Isernia) a 31 punti. Sopra c’è la Recanatese a soli due punti di distacco.
Tuttavia, nell’anticipo pasquale di giovedì prossimo, per i giallorossi di Carnevale si profila una trasferta difficile contro la Sambenedettese, ormai matematicamente promossa in Serie C (Lega Pro), ma che non vorrà certo fare brutta figura di fronte al suo pubblico al Riviera delle Palme.
Insomma, ci sarà da lottare e da soffrire fino alla fine.






















































