Pertanto o in aggiunta al Ministero ci si costituisce in giudizio per contrastare l’annullamento del vincolo archeologico entro i prossimi giorni, oppure si rischia di indebolire l’azione di tutela di un’area ad alta valenza culturale e paesaggistica, ma sede anche di un antico e venerato santuario mariano. E’ inconcepibile che a fronte delle pressioni esercitate dalle ditte campane interessate agli impianti eolici, il Molise assista rassegnato agli innumerevoli contenziosi insorti presso il TAR e il Consiglio di Stato tra le imprese ed il Ministero dei Beni Culturali, come se spettasse a un organo burocratico dello Stato difendere la nostra storia, l’arte, la cultura, il paesaggio e i siti archeologici regionali. Chiedo uno scatto di orgoglio di Regione, Province, Comuni e Associazioni sollecitandole a costituirsi in giudizio al fianco di ITALIA NOSTRA, del WWF e di quanti si stanno battendo in uno scontro impari con imprese che dispongono di mezzi incomparabilmente superiori.
Michele Petraroia