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FontanaValerioComitatiTERMOLI – Si è svolta questa mattina alle ore 12 un incontro blindato, durato poco più di un ora, tra i Comitati referendari “Termoli decide” e “PartecipaTErmoli” rappresentati da Aldo Camporeale, Valerio Fontana, Luigi Vitulli e Giulio Botteri, con il Sindaco Angelo Sbrocca. Un confronto fortemente voluto dagli stessi comitati, promotori anche della petizione popolare per la richiesta del blocco dell’iter amministrativo per la realizzazione di un “Buco” nel cuore della città che dovrebbe collegare il porto con il lungomare Cristoforo Colombo. Le motivazioni per cui si è arrivata alla richiesta di un confronto erano elencate in un foglio consegnato questa mattina prima dell’incontro da parte dei comitati, dove si chiedeva al Sindaco di rimuovere gli ostacoli fin qui frapposti allo svolgimento del referendum e al dibattito sui referendum attraverso:


1 – La concessione della sala consigliare per un dibattito cittadino sul referendum;
2 – Portare in consiglio comunale la richiesta di blocco dell’iter amministrativo della realizzazione del tunnel di via Roma sottoscritto attraverso  la petizione popolare da migliaia di cittadini;
3 – Di rendersi finalmente disponibili ad un confronto pubblico (da concordare luogo e organizzazione) con i comitati referendari sui quesiti referendari.

Le richieste non lasciavano presagire nulla di buono, considerato che è passato quasi un anno da quando sono stati depositati i quesiti referendari. infatti al termine dell’incontro i rappresentanti del comitati ne sono usciti molto delusi, dei tre punti in discussione solo l’ultimo, quello sul confronto pubblico ha trovato d’accordo il Sindaco, ma in consiglio comunale.

“Mi fa piacere che per la prima volta veniate a parlare direttamente con me – ha detto il sindaco Sbrocca e, dopo aver ascoltato le domande dei rappresentanti dei comitati ha spiegato – . Da parte mia non esiste nessuna ostilità al referendum ma sono molto pragmatico e va detto chiaramente ai cittadini che il referendum territoriale è giuridicamente anomalo e non ha nessun potere di modificare atti amministrativi o addirittura un procedimento in corso, a maggior ragione se si tratta di un referendum consultivo. Ho fatto fare inoltre delle stime dalla struttura comunale e costerebbe alla città 180mila euro”.

Alla richiesta di confrontarsi sul tema del progetto di riqualificazione urbana il sindaco Sbrocca ha ribadito ancora una volta, come già fatto in altre occasioni e a mezzo stampa, che: – “Ho dovuto essere silente per rispetto dell’evidenza pubblica ”. Adesso che la fase valutativa è giunta al termine il sindaco Sbrocca con la sua Amministrazione comunale, presenterà il progetto alla Stampa e ai cittadini. “Adesso io posso, finalmente, comunicare il progetto e anzi non vedo l’ora, e posso comunicarlo non solo a voi che siete solo una piccola parte, ma a tutti i cittadini, un progetto in cui tutta l’Amministrazione crede fermamente perché potrà trasformare in meglio la città. La cosa più importante è che il progetto venga trasmesso ai cittadini in ogni dettaglio e io sarò sempre disponibile al confronto con chiunque vorrà parlarne purché ogni confronto sia basato sulla verità, sui fatti concreti e non sulle supposizioni di qualcuno. Perché ai cittadini bisogna dire sempre la verità”. Il sindaco Sbrocca ha aggiunto Sono sicuro che quando il progetto sarà presentato ai cittadini moltissimi lo apprezzeranno perché prevede aree pedonali, verde, spazi per la cultura e per i bambini, un grande parcheggio nel centro della città; seppure sono anche consapevole che ci sarà sempre una parte che non lo condividerà. Ma è normale, fa parte della democrazia”.

Il primo cittadino ha ribadito inoltre: “Solo dopo che tutti i cittadini conosceranno ogni dettaglio del progetto, allora ci si potrà confrontare perché io non mi sono mai sottratto al confronto che anzi, anche per deformazione professionale, mi stimola ma purché avvenga su cose vere e su fatti concreti”.

Per quanto concerne la negazione della Sala Consiliare per discutere dei Referendum, altro punto proposto al sindaco dai Comitati, il sindaco Sbrocca ha dichiarato che la decisione al riguardo spetta al Presidente del Consiglio e che se quest’ultimo ha creduto di dover agire in questo modo lui non può che sostenerla perché: – “La dott.ssa Vigilante oltre ad essere Presidente del Consiglio è anche una donna di legge che bene sa interpretare e comprendere i regolamenti”.

Sulla richiesta di portare la discussione del Progetto di riqualificazione urbana in Consiglio comunale il primo cittadino ha detto: “Il progetto andrà discusso in Consiglio comunale ma non per volontà mia o vostra, ma perché lo prevede proprio l’iter e quindi se ne discuterà”. Per il resto il sindaco ha spiegato ai promotori del referendum che il loro iter deve essere portato avanti a prescindere dalla volontà del sindaco stesso e quindi che la Commissione referendaria è stata nominata e il 17 maggio 2016 si riunirà e deciderà sull’ammissibilità dei quesiti referendari.

Valerio Fontana, rappresentante dei comitati: “Il Sindaco si è dichiarato favorevole ad un incontro pubblico che avverrà in tempi brevi, perché adesso non c’è più il vincolo della gara, quindi ha dichiarato che non vede l’ora di confrontarsi sul tema del Tunnel. Per quanto riguarda l’iniziativa referendaria lì purtroppo c’è sempre un certo distacco, nel senso che è un’iniziativa che dobbiamo portare avanti da soli, l’amministrazione si limiterà a mettere in atto quei minimi normativi che le competono, ma niente di più. Non c’è promozione in questo senso. Per quanto riguarda la petizione, consegnata con 3mila firme, abbiamo capito che non ci sono i margini per bloccare l’iter e quindi ha dichiarato che l’iter amministrativo del tunnel non verrà bloccato”.

Luigi Vitulli: “Il sindaco non ha detto niente di nuovo, praticamente ha ribadito tutte le chiusure di questa amministrazione su questi referendum, barricandosi dietro tutte una serie di cose che hanno messo in atto loro. Non vogliono nessuna forma di dialogo, di discussione e di confronto prima di fare le cose. Che poi una volta fatte di cosa dobbiamo parlare? Che poi il sindaco ha sottolineato, ancora una volta: «Ti prendi tu la responsabilità di pagare le penali?» Ma chi ci arrivato alle Penali se non loro? Chi li ha fatti questi contratti capestro? Che poi è il modo di fare di tutta l’edilizia nelle nostre città e nei nostri paesi, la cosiddetta urbanizzazione contrattata, contrattano solo con il costruttore e non con una visione generale della città e con i cittadini. Il Sindaco ha detto inoltre – continua il rappresentante dei comitati – che 3 mila firme sono poche: «Che sono 3mila firme rispetto a 28mila elettori?» Voglio solo ricordare, e questo ci tengo a ricordarlo, che il Sindaco Sbrocca è stato votato al ballottaggio da 6mila persone su 28mila, questa è la verità di questa città!”

Invece Aldo Camporeale, non ha esitato a manifestare la sua indignazione: “Il Sindaco ha concluso, purtroppo questo incontro, dicendo chiaramente che siamo strumentalizzati. Parlando di strumentalizzazione politica del referendum, delle richieste del referendum da noi presentate è arrivato a questa conclusione che noi riteniamo francamente offensiva, anzi molto offensiva. Perché non siamo strumentalizzati da nessuno. Siamo espressione libera di cittadini che si sono costituiti in due comitati referendari per realizzare della partecipazione prevista, sancita dallo statuto e del regolamento del comune di Termoli”.

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