La protesta che sta coinvolgendo il cuore produttivo del Molise si intensifica. La solidarietà tra settori si manifesta contro le politiche UE e il caro gasolio.
TERMOLI – La protesta che sta coinvolgendo il cuore produttivo del Molise si intensifica. Questa mattina, sotto il segno della solidarietà tra settori produttivi, i “trattori” hanno raggiunto i “motopescherecci” al porto di Termoli per una dimostrazione di forza e di unità contro le ultime decisioni dell’Unione europea e l’impennata dei prezzi del gasolio. La mobilitazione, che ha visto il sostegno congiunto dell’agricoltura e del settore ittico, ha preso il via alle 10 da piazza Giovanni Paolo II con un corteo di trattori che ha raggiunto il porto un paio d’ore dopo.
All’arrivo sulle banchine, i manifestanti sono stati accolti dalla marineria termolese e dall’associazione Armatori Pesca del Molise, che non hanno esitato a mostrare il loro appoggio. “Una solidarietà che si rinnova quella tra il mondo agricolo e il comparto ittico, come già avvenuto nel passato,” hanno dichiarato rappresentanti dei settori coinvolti. Alle 12.30, in un gesto simbolico di dissenso, le sirene dei motopescherecci ormeggiati hanno risuonato nel porto, marcando un momento di protesta contro le scelte politiche che stanno mettendo a dura prova gli operatori locali.