“Tutto è partito per questioni di principio sul pagamento di un premio annuo di produzione – hanno dichiarato alcuni operai – e poi la situazione è peggiorata con l’irrigidimento dei rapporti da parte dei dirigenti. Bisogna anche dire che passati responsabili che ora non ci sono più hanno finito di precipitare la situazione a Termoli”.
Insomma il clima alla Vibac è tesissimo. I lavoratori non lesinano polemiche mentre le segreterie regionali di Cisl, Uil e Cgil sono impegnate a districare l’intricata “matassa”. Ieri pomeriggio si è svolta un’assemblea dove non sono mancati scambi di accuse e recriminazioni tra sindacati ed operai. I rapporti interni, dunque, sono “incrinati”. L’appello, però, alle forze politiche della “triplice” molisana non è stato vano. I poltici ed amministratori locali hanno risposto subito. Intanto i dirigenti dell’azienda hanno convocato i sindacati per il prossimo 28 ottobre in una riunione a Termoli presso l’Associazione industriali.