TERMOLI – La Vibac non torna indietro sui licenziamenti collettivi e l’avvio della procedura di mobilità per i 153 operai ma apre il dialogo con le rsu dell’azienda chiedendo la costituzione di un tavolo tecnico in Regione Molise.

La conferma arriva dagli operai. Gli amministratori dell’azienda produttrice di nastro adesivo che la scorsa settimana ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Termoli perchè: “non più competitivo”, tirano in ballo la Regione Molise a cui chiedono fondi per proseguire nella produzione a Termoli.

Il prossimo 6 novembre è fissata la prima riunione del tavolo di concertazione a Campobasso, nell’assessorato al lavoro, tra azienda, sindacati e la stessa Regione Molise. I lavoratori restano cauti in attesa del prossimo incontro ma confidano nella sopravvivenza della Vibac.

Ieri pomeriggio i dipendenti hanno consegnato un documento al dirigente delle risorse umane firmato da circa 120 operai e due organizzazioni sindacali, sottolineando la volontà di tagliarsi diverse voci in busta paga legate alla contrattazione di secondo livello come i premi annui di produzione e presenze per dare un segnale preciso agli amministratori.

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