L’ex sindaco Di Brino ne ha chiesto le dimissioni mentre l’esponente del Movimento 5 Stelle Nicola Di Michele aveva già da inizio legislatura sollevato la sua presunta incompatibilità ed inviato una lettera al Prefetto di Campobasso sollevando il caso. Di Michele, infatti, è stato il primo ad alzare i “veli” sulla questione inviando la missiva al rappresentante del Governo.
Quello di Termoli è un caso analogo a quello accaduto nel Comune di Caltanissetta dove a ricoprire l’incarico di assessore è una preside. In quest’ultima vicenda, dalla presidenza della commissione trasparenza è arrivata la mozione in consiglio comunale sulla incompatibilità. Secondo la legge, a 10 giorni dalla presentazione di tale atto, sono previste le dimissioni da una carica o dall’altra.
Nel caso della Chimisso, non c’è ancora stata la formalizzazione di una mozione ma sembra questione di tempo ormai vista l’intenzione sia dell’ex sindaco sia di Nick De Michele di andare avanti sulla vincenda.
Di Brino, inoltre, ha intenzione di andare fino in fondo anche contro il taglio del servizio di infanzia di via Montecarlo e ad inizio settimana depositerà una mozione chiedendo la riapertura della classe soppressa. Stessa richiesta anche per Paolo Marinucci e Daniele Paradisi di LiberaTermoli.
compagni di scuola
Chiudere l’asilo comunale avvantaggia quella pubblica…
Mah..
E meno male che il sociale era il cavallo di battaglia di Sbrocca, beh si è proprio visto cosa aveva in mente