CAMPOBASSO – L’atto d’indirizzo votato oggi in Consiglio regionale risponde alle richieste di tanti molisani: cittadini, sindaci, operatori sanitari. Individuare il Vietri quale centro covid è una scelta di buon senso, perché significa dedicare una struttura interamente al virus, quindi recepire le indicazioni ministeriali. Ma vuol dire anche alleggerire il principale ospedale regionale, il Cardarelli di Campobasso, ridando anche fiducia ai tanti molisani che hanno evitato di curarsi nella struttura campobassana per paura del contagio.
Il modello misto voluto da Regione Molise e Asrem è risultato infatti fallimentare per bocca di addetti ai lavori e utenti: non si possono costringere i cittadini ad attendere per servizi spesso erogati in un solo ospedale, parliamo di patologie tempo dipendenti, del trauma e oncologiche.
Nelle scorse settimane abbiamo incontrato operatori sanitari e tecnici regionali, abbiamo visitato gli ospedali, abbiamo parlato con cittadini e amministratori, argomentando l’importanza del Vietri centro covid quale punto di riferimento per la rete territoriale, la prevenzione, la riabilitazione, e spiegando la sua valenza per ridisegnare tutto il sistema sanitario regionale. Una struttura, tra l’altro, già dotata di un centro di terapia iperbarica e che può accogliere posti di terapia intensiva e subintensiva, strumentazione che oggi è utile al Vietri contro il covid, ma che domani potrà potenziare i servizi di tutti gli altri ospedali pubblici regionali.A questo aggiungiamo i 9 milioni di euro destinati dal Governo nazionale al Molise per assumere personale e realizzare, appunto, nuovi posti di terapia intensiva.
Davanti a tutto ciò Toma ha deciso di astenersi. Dopo aver annunciato, in pieno lockdown, la riapertura del Vietri, il governatore ha corretto il tiro, ha smentito, poi ha cambiato di nuovo idea, oggi ha contestato l’ipotesi con vuoti giri di parole.
Intanto, però, ancora attendiamo di conoscere i dettagli della sua proposta, quella che finora ha tratteggiato solo per sommi capi sui media. Il Consiglio e i molisani hanno il diritto di conoscere costi, tempi, modi del suo progetto. Finora, invece, solo annunci.
La sua astensione neanche ci stupisce: Toma è lontano dalla realtà, è politicamente poco lucido, crede di poter governare da solo, non ascolta i cittadini, né gli amministratori né i consiglieri della sua maggioranza. Con certe scelte, certi silenzi, certi giri di parole, si sta sfiduciando da solo.
Gruppo MoVimento 5 Stelle – Consiglio regionale del Molise