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Il depuratore sotto le mura del Borgo antico di Termoli

TERMOLI – «Abbiamo assistito, nei giorni scorsi, alle dichiarazioni rilasciate dall’uscente amministrazione di centro destra sull’imminente inizio dei lavori per la definitiva delocalizzazione del depuratore del porto, a cui ha fatto seguito la conferenza stampa di presentazione del progetto di finanza per la realizzazione dell’ opera da parte dell’aggiudicataria Acea Molise.

Un progetto sbandierato ai quattro venti a pochi giorni dal voto, con un chiaro intendo propagandistico e sul quale sono dovute necessarie precisazioni.

Infatti, gli amministratori uscenti, molti dei quali ricandidati e il pensionando assessore Ferrazzano, dimenticano come, anche cinque anni fa, durante la campagna elettorale, dell’allora candidato sindaco Roberti, veniva assegnata la priorità assoluta alla conclusione dei lavori per la definitiva dismissione del depuratore del porto.

Si proprio così, “la conclusione dei lavori”, in quanto quei lavori di dismissione erano già stati ampiamente progettati e in buona parte realizzati dall’amministrazione uscente di centro sinistra tra le cui fila militava il pensionando assessore.

Pertanto va sottolineato in primo luogo, come in questi cinque anni di mandato l’ amministrazione uscente non sia stata in grado di portare a termine quanto aveva “promesso”. 

È giusto ricordare ai nostri concittadini ed elettori, come l’ amministrazione di centro sinistra durante la consigliatura  2014/2019 abbia provveduto a mettere in funzione l’impianto di depurazione del Sinarca, realizzando così un primo intervento di  alleggerimento del carico dei liquami che confluivano al  depuratore del porto.

Nel contempo, si procedeva alla stesura del progetto di spostamento del depuratore dall’attuale sito, a quello di Pantano basso o in alternativa a quello del Nucleo Industriale con loro contestuale potenziamento.

La fase progettuale, trovava concretizzazione, nel posizionamento  delle nuove pompe di sollevamento nel parco comunale il cui compito era proprio quello di far confluire i liquami provenienti dalla condotta principale, verso la vasca di raccolta di Via Egadi, primo step per raggiungere il depuratore di pantano basso o del nucleo. Veniva realizzata la nuova condotta fino a Via Egadi.

Manuela Vigilante
Manuela Vigilante, candidata Sindaca a Termoli con il PD e Movimento 5 Stelle

Restava da realizzare solo l’ultimo tratto di condotta che da via Egadi arriva sino all’impianto già esistente di depurazione a Pantano Basso o in alternativa al nucleo.

Si dimentica di dire, che l’ amministrazione uscente di centro sinistra aveva anche ottenuto, un finanziamento Regionale di circa 4.000.000 di euro per la realizzazione della parte residuale dell’ opera.

L’allora sindaco Roberti anziché attivarsi per concludere i lavori già in parte realizzati, ha deciso di avviare l’iter per l’aggiudicazione di una finanza di progetto che prevedeva una nuova progettazione oltre al reperimento delle residue consistenze finanziarie per realizzare l’opera, consistenze che potevano sicuramente essere reperite in maniera più rapida.

Chiaramente tutto questo ha portato ad ulteriore perdita di tempo con il risultato che dopo cinque anni il depuratore del porto è ancora lì.

Capitolo a parte andrebbe dedicato al ruolo svolto nella vicenda da Acea Molise, di cui va ricordata la estrema determinazione manifestata anche in sede giudiziaria, per abbandonare il ruolo di concessionario del servizio pubblico di gestione dell’acquedotto e dei depuratori della Nostra città e che con una virata a 360 gradi torna indietro sulle sue determinazioni proprio nel momento in cui si insedia l’amministrazione Roberti, recuperando il suo ruolo di gestore ed aggiudicandosi anche la finanza di progetto per lo spostamento del depuratore (Sic!).»

Manuela Vigilate

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