Visitata e sottoposta ad urgente terapia, si è appurato che la giovane aveva ingerito un quantitativo critico di pastiglie di sostanza anfetaminica, verosimilmente con l’intento di porre in essere un atto anticonservativo. Scattati gli immediati accertamenti ed avuta la possibilità di ascoltare la ragazza, gli investigatori hanno effettuato alcune perquisizioni domiciliari e rinvenuto una modica quantità di sostanza (l’ecstasy) compatibile con il racconto. Gli ulteriori approfondimenti, poi, hanno permesso di enucleare uno scenario ancor più preoccupante.
La ragazza era stata tenuta quale ospite nell’abitazione del settantacinquenne il quale, approfittando in più di un’occasione delle assunzioni di stupefacente di lei, l’aveva costretta a rapporti sessuali, anche minacciandola. Gli ulteriori approfondimenti, poi, hanno consentito anche di scoprire quale fosse il canale di approvvigionamento dello stupefacente, ossia l’uomo quarantanovenne.
Ottenuto il completo quadro indiziario, dopo aver assicurato la giovane ad apposita struttura d’accoglienza, l’A.G. procedente ha emesso il provvedimento restrittivo disponendo la custodia in carcere per il quarantanovenne, accusato di spaccio di stupefacenti, e degli arresti domiciliari per il settantacinquenne, su cui pende l’accusa di aver concorso nello spaccio e di aver dato luogo a violenza sessuale.