Le espressioni chiave della solidarietà sono state incise nella sabbia, un simbolo fragile ma potente: un invito a guardare oltre l’orizzonte del Mediterraneo.
TERMOLI – Questa mattina, la tranquilla spiaggia di Sant’Antonio a Termoli si è trasformata in un palcoscenico di espressione artistica e impegno sociale. Un gruppo di attivisti locali ha scelto questo scenario per lanciare un messaggio di solidarietà e consapevolezza riguardo la difficile situazione in Medioriente. “Siamo un gruppo di attivisti e attiviste della zona, che cerca di sensibilizzare su ciò che sta accadendo in Medioriente”, dichiarano.
L’opera di “beachart”, realizzata in collaborazione con l’artista termolese Agostino Senese, è un chiaro richiamo all’attenzione della comunità locale e non solo. “È da un po’ che assistiamo in diretta alla carneficina operata dal governo Israeliano a danno delle popolazioni palestinese e libanese”, prosegue la nota. L’attivismo si fonde con l’arte per sollevare una questione che non può essere ignorata: “Ci troviamo difronte a quello che è, a tutti gli effetti, un genocidio e riteniamo inaccettabile restare indifferenti davanti a ciò”.
L’iniziativa non è solo un’opera visiva, ma un grido di aiuto e di solidarietà. “È per questo che abbiamo scelto di portare a termine, questa mattina, un progetto di beachart, volto a sensibilizzare la popolazione locale”, spiegano gli attivisti. Le espressioni chiave della solidarietà sono state incise nella sabbia, un simbolo fragile ma potente della lotta palestinese.
Questa manifestazione artistica rappresenta un invito a guardare oltre l’orizzonte del Mediterraneo, a riflettere sui diritti umani e sull’importanza di non restare in silenzio di fronte alle ingiustizie. La spiaggia di Termoli diventa così un luogo di incontro tra arte e coscienza civile, ricordando a tutti noi l’importanza della partecipazione attiva e della solidarietà globale.
