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Antonio Di Pietro
TERMOLI _ “Servono criteri trasparenti ad evidenza pubblica affinché la partecipazione azionaria nella società Zuccherificio venga acquisita da soggetti competenti e affidabili. Pertanto, il governo deve intraprendere, quanto prima, iniziative in questa direzione”. E’ quanto hanno chiesto con una interrogazione parlamentare il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro e la deputata IdV, Anita Di Giuseppe, al Ministro dello sviluppo economico, Corrado Passera.

“Lo Zuccherificio di Termoli, che rappresenta un’importante risorsa occupazionale non solo per la Regione Molise, negli ultimi anni, ha subito una forte crisi, tanto da legare la sua sopravvivenza alle politiche di aiuti messe in atto dalla Comunità Europea e dallo Stato. Il capitale della società è misto pubblico-privato e la Giunta regionale, in passato, ha delegato il controllo della governance a un socio privato, individuato però al di fuori di qualsiasi procedura di selezione sulla professionalità e sulla solidità industriale, patrimoniale, finanziaria, come richiesto dalla legge.

Alla ricapitalizzazione per sventare il fallimento dell’azienda ha aderito, per il momento, solo il socio pubblico, ovvero la Regione Molise che ha anche potere decisionale. Ma la Regione non ha, a tutt’oggi, un piano immediato né tantomeno le idee chiare sul numero di ettari che verranno seminati, la durata della campagna, il numero di produttori di bietola sui cui fare affidamento. Inoltre, l’analisi dei bilanci dello Zuccherificio relativi al triennio 2008-2010 evidenzia l’andamento dell’azienda in palese disequilibrio economico e finanziario. La strategia messa a punto dall’Esecutivo regionale, ha dimostrato il suo fallimento nella prospettiva di rilancio del settore alimentare. Perciò chiediamo al ministro Passera quali iniziative intenda assumere, nell’ambito delle proprie competenze, per risolvere tale problema”.

5 Commenti

  1. peccato
    Avevo sperato che almeno lui, il Tonino nazionale, non si facesse abbindolare della canea di postulanti.
    Invece no, tutti presenti. Nell’articolo si parla di “importante risorsa occupazionale”, questo non è vero, non sono più di 70-80 occupati stabilmente, poi ci sono gli stagionali. Pochissimi sono i bieticoltori molisani, quasi inesistente l’indotto.
    Mi sorprende e mi addolora perché Di Pietro, possiamo criticarlo quanto si vuole come politico, possiamo sorridere dei suoi strafalcioni linguistici, ma di una cosa non possiamo non avere rispetto: la sua sagacia, la sua furbizia intelligente, insomma uno che non lo metti nel sacco. Ebbene, mi stupisce che una persona così, un cervello fino, non abbia ancora capito in quale coma irreversibile versa lo zuccherificio.
    Eppure a una persona come lui gli bastano due telefonate per avere un quadro della situazione economica e finanziaria dell’intera filiera dello zucchero.
    Ora si va a fare i postulanti da Passera. Cosa volete che dica il ministro? Un banchiere, un industriale, un uomo che conosce cos’è il mercato; cosa volete che dica alle quattro mezzecartucce molisane che vanno lì a postulare le magnifiche sorti e progressive dello zuccherificio? Chi ci crede nel bussiness dello zucchero ci metta i soldi. Se voi ci credete, continuate a investire soldi. Lo stato non ha risorse. Chiusura della conversazione.
    E torneranno i prodi postulanti in terra sannita, e diranno che il ministro ci approva, ma i soldi non ci dà, nè le regioni vicine, nè i privati, non uno è disposto a rischiare. Allora si torna alle casse della regione Molise e si spala un’altra menata di quattrini. Perchè così saranno tutti felici e contenti,Iorio di Pietro, e compagnia cantante, alla faccia dei tartassati contribuenti.
    Per questo, mi dispiace, ma il forcone sarà preparato anche per te.

  2. caro zebedeo ma cosa dici? pensi che nel mondo non ci sia bisogno di zucchero? questa crisi e’ economica o finanzaiaria? e commercialmente lo zuccherificio cosa fa? quale la rete commerciale……lo zucchero si vende, si mangia, si usa in tutte le case, in tutti gli esercizi……nel mondo!!!!!!basta con queste storielle!!!!!!! la politica non puo’ e non deve gestire le aziende perchè le fa fallire….non e’ suo compito !!! i politici fuori dal business.

  3. precisazioni
    caro Totò la questione non è se nel mondo si usa di più o di meno lo zucchero , la questione è se sei in grado di produrlo a prezzi di mercato.
    Lo zuccherificio di Termoli negli ultimi 10 anni non è stato in grado di farlo. Cioè i costi di produzione sono stati superiori ai ricavi, per cui si sono accumulati passivi di bilancio per svariati milioni di euro.
    I motivi sono vari, e sono stati anche analizzati in queste pagine, sicuramente uno è quello che dici tu e cioè la gestione da parte dei politici che non hanno obiettivi economici ma clientelari e quindi hanno gonfiato gli organici aggravando ancora di più il problema.
    Però bisogna dire che i politici sono arrivati dopo. Sono arrivati cioè quando già lo zuccherificio dava segni di cedimento ed il privato ha venduto le quote per reperire le risorse.
    Una volta dentro, i politici non hanno fatto altro che ripianare i debiti con soldi pubblici dilapidando decine di milioni di euro senza migliorare la situazione.
    Oggi la regione versa altri 7 milioni di euro. Ci risentiamo fra un anno e vedremo che fine faranno questi 7 milioni. Poi mi darai ragione quando staremo ancora qui a discutere se sia giusto buttare al vento ancora altri milioni.
    Io mi chiedo, possibile che non ci sia nessuno che dica, beh ora basta. Abbiamo dato troppo. Questa industria deve chiudere, perchè non possiamo svenarci all’infinito.
    E’sbagliato ragionare così o è giusto? Io parlo da padre di famiglia, cose se fosse una mia azienda e se dovessi spendere i miei soldi. Insomma parlo come un normale uomo di buon senso.
    Trovo assurdo in una situazione economica così drammatica rischiare buoni soldi in un’avventura senza speranza.
    Ti saluto

  4. x zebedeo
    HAI UN PUNTO DI VISTA INTERESSANTE E QUASI COMPLETAMENTE CONDIVISIBILE SULLE DIVERSE PROBLEMATICHE DELLO ZUCCHERIFICIO (ANCHE SE IL DISCORSO SI DOVREBBE ESTENDERE ANCHE AI MOTIVI DI COMPLETO ABBANDONO DELLA CLASSE POLITICA NAZIONALE DELL’INTERA FILIERA AGRICOLA CHE HANNO AVUTO NON POCO PESO NEL TRACOLLO DI DIVERSE REALTA’ DI TRASFORMAZIONE SOPRATTUTTO IN MERIDIONE …. LA LEGA NORD NE SAPRA’ QUALCOSA???) MA PROPRIO PER QUESTO QUELLO CHE MI COLPISCE DEL TUO COMMENTO E’ LA DESCRIZIONE DEL NOSTRO CORREGIONALE ANTONIO DI PIETRO “…la sua sagacia, la sua furbizia intelligente, insomma uno che non lo metti nel sacco” SCUSAMI SAI, MA NON HO POTUTO EVITARE DI SORRIDERE RIPENSANDO ALLE CANDIDATURE DI PERSONAGGI QUALI DE GREGORIO, RAZZI SCILLIPOTI DA UN LATO E LE OSTINATE DECISIONI DI CANDIDARE ALLE REGIONALI IL PARGOLO CRISTIANO ED ESCLUDERE L’EX SINDACO GRECO DALL’ALTRO (QUEST’ULTIMA VICENDA HA CONSENTITO ALLA IORIO BAND DI VINCERE NUOVAMENTE LE ELEZIONI… O CI SIAMO DIMENTICATI CHE A TERMOLI I GRILLINI HANNO PRESO UNA CATERVA DI VOTI ,A MEMORIA + DI 2MILA? CHI CREDETE CHE LI ABBIA VOTATI SE NON I DELUSI DEL DISCIOLTO CIRCOLO IDV???).