“Lo Zuccherificio di Termoli, che rappresenta un’importante risorsa occupazionale non solo per la Regione Molise, negli ultimi anni, ha subito una forte crisi, tanto da legare la sua sopravvivenza alle politiche di aiuti messe in atto dalla Comunità Europea e dallo Stato. Il capitale della società è misto pubblico-privato e la Giunta regionale, in passato, ha delegato il controllo della governance a un socio privato, individuato però al di fuori di qualsiasi procedura di selezione sulla professionalità e sulla solidità industriale, patrimoniale, finanziaria, come richiesto dalla legge.
Alla ricapitalizzazione per sventare il fallimento dell’azienda ha aderito, per il momento, solo il socio pubblico, ovvero la Regione Molise che ha anche potere decisionale. Ma la Regione non ha, a tutt’oggi, un piano immediato né tantomeno le idee chiare sul numero di ettari che verranno seminati, la durata della campagna, il numero di produttori di bietola sui cui fare affidamento. Inoltre, l’analisi dei bilanci dello Zuccherificio relativi al triennio 2008-2010 evidenzia l’andamento dell’azienda in palese disequilibrio economico e finanziario. La strategia messa a punto dall’Esecutivo regionale, ha dimostrato il suo fallimento nella prospettiva di rilancio del settore alimentare. Perciò chiediamo al ministro Passera quali iniziative intenda assumere, nell’ambito delle proprie competenze, per risolvere tale problema”.