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TERMOLI – Il MoVimento 5 Stelle del Molise prepara una interrogazione alla Giunta regionale sullo Zuccherificio del Molise e chiede chiarimenti e trasparenza su ogni eventuale contrattazione tra l’azieda ed “Aria Food” di Pasini che avrebbe mostrato un certo interesse verso lo stabilimento saccarifero della città adriatica. I “grillini” molisani chiedono anche conto delle eventuali responsabilità dei manager che si sono avvicendati alla sua guida nell’impianto dal giorno della nascita. In particolare se: “il supermanager Alberto Alfieri abbia davvero fatto gli interessi dello Zuccherificio e se il governo Frattura abbia verificato a dovere tutta la sua gestione”.
Nel frattempo è a rischio la campagna saccarifera 2015. “Ad oggi non è stato seminato alcun ettaro a barbabietola – dicono ancora dal Movimento 5 stelle -. Gli agricoltori, anche alla luce delle novità introdotte dalla Nuova Politica Agricola Comune 2015-2020, hanno già operato le loro scelte colturali, senza riservare superfici alla barbabietola. Le uniche attività che lo Zuccherificio potrebbe portare avanti sono due: la riconversione in centrale biomasse/biogas, visti gli enormi incentivi sulla produzione di questa pseudo-energia alternativa, o fittare tutta la quota all’estero, ma anche in questo senso le aspettative non sono rosee”.
Ci hanno visto giusto
Finalmente qualcuno che si accorge del vero piano sul destino dello Zuccherificio del Molise. La “mossa strategica” di Pasini e dei suoi autorevoli sostenitori molisani è proprio quella di nascondere, dietro una improbabile acquisizione della GAM, il disegno, a lungo e da tempo studiato, di realizzare un redditizio impianto a biogas. Già anni fa è stato realizzato un impianto a poche centinaia di metri dall’area dello Zuccherificio; già sono state messe in cantiere altre proposte del genere in Molise; in tutti questi “episodi” si può intravvedere un comune nome.